Non abolite il Senato ma i senatori

Non riuscì nemmeno agli Imperatori di abolire il Senato a Roma, figuriamoci se riuscirà al giovane Renzi

Non abolite il Senato ma i senatori

Non riuscì nemmeno agli Imperatori di abolire il Senato a Roma, figuriamoci se riuscirà al giovane Renzi. Il Senato sopravvisse perfino alla Caduta dell'Impero, fu rifatto a Costantinopoli... E poi pensate che si possa chiedere agli stessi senatori di votare la propria estinzione? Augusto fece ridurre il numero dei senatori ma faceva perquisire i senatori che volevano parlargli ed era spalleggiato da fedeli e corpulenti senatori. Eppure per i romani «Senatori boni viri, Senatus mala bestia»... No, non abolite il Senato che è la più gloriosa assemblea della nostra storia. Abolite il Parlamento, semmai, nella fattispecie la Camera dei Deputati, pessima sin dall'unificazione d'Italia. La prima denuncia colorita e dettagliata del suo fallimento riguardò già il primo Parlamento italiano e la fece il deputato Petruccelli della Gattina. Si dovrebbe invece restituire al Senato il ruolo di Camera Alta delle eccellenze italiane dove nominare –senza elezioni e senza indennità, solo gettoni di presenza per incentivarne l'assiduità –su proposta dei rispettivi settori di provenienza, le personalità eminenti nella ricerca e nella scuola, nell'imprenditoria e nel lavoro, nella magistratura e negli ordini militari, nella cultura, nell'arte e nello spettacolo, nella tecnologia e nell'economia ecc.

Un Senato che non sia il doppione della Camera elettiva ma il consiglio superiore dello Stato e delle sue istituzioni. Una riforma magnifica, all'altezza della nostra storia e dei nostri tempi. Perciò ci scommetto: non si farà.

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