Ricordate l'inchiesta sulla fornitura delle mascherine contro il Coronavirus nella Regione Lazio? Sotto la lente di ingrandimento è finito il presunto buco, che si sarebbe innescato nelle casse a causa dei "dispositivi fantasma", di un danno erariale di circa 11 milioni di euro. Questa sera Non è l'arena, programma in onda su La7, potrebbe tornare a occuparsi del caso con un'importantissima novità: la trasmissione sarà in grado di mostrare in diretta le immagini di una montagna di scatoloni. Il "deposito" sarebbe stato dunque trovato una volta per tutte.
Trovate le "mascherine fantasma"
A comunicarlo è stato direttamente Massimo Giletti che, in un video pubblicato sui canali social del programma, ha annunciato il servizio esclusivo che potrebbe essere reso pubblico in serata. La squadra di Non è l'arena è riuscita così a scoprire dove si troverebbero le cosiddette mascherine fantasma "acquistate in piena pandemia dalla Regione Lazio e mai consegnate". "Noi le abbiamo trovate. Sono in un magazzino: potranno finalmente essere utilizzate?", si legge nel post su Twitter.
1/2 Esclusiva #NonelArena: abbiamo scoperto dove si trovano le cosiddette "#mascherine fantasma" acquistate in piena pandemia dalla Regione Lazio e mai consegnate. Una spesa importante, che secondo la Corte dei Conti ha procurato un danno erariale di quasi 12milioni di euro. pic.twitter.com/LQkVPlcaUy
— Non è l'Arena (@nonelarena) January 27, 2023
Giletti ha confermato che al centro della prossima puntata del programma finirà uno dei tanti misteri con cui l'Italia ha dovuto fare i conti nel corso del periodo peggiore dell'emergenza Coronavirus. In quel momento il nostro Paese stava attraversando una situazione davvero drammatica. "Nicola Zingaretti decise di tutelare medici, infermieri e cittadini comprando una serie di milioni di mascherine. Dalla Cina? Eh sì, dalla Cina. Si serve di intermediari. Ma quelle mascherine non sono mai arrivate. Mascherine fantasma? Ma davvero sono esistite? Oggi noi le abbiamo trovate", ha spiegato il conduttore.
Subito dopo Giletti ha mostrato le immagini di un grande magazzino in cui si vede una marea di scatoloni che risultano essere impilati su bancali di legno. Scatoloni accatastati l'uno sull'altro. "Sono oltre sei milioni di mascherine. Comprate dalla ditta EcoTech. Avrebbero dovuto arrivare nel nostro Paese, avrebbero dovuto essere messe a disposizione dei cittadini", ha infine aggiunto Giletti al termine dello spot che anticipa la trasmissione.
Il giallo della dogana
Ma quei dispositivi di protezione individuale possono essere utilizzati in questo momento? Si aspettano risposte ufficiali in merito e magari si potrà fare finalmente chiarezza questa sera durante la diretta di Non è l'arena. A ottobre dello scorso anno Sergio Mondin di EcoTech aveva rivendicato di averle portate anche se in ritardo, in vigenza contrattuale. E aveva svelato dove si trovavano quelle mascherine dal 2020: "Giacciono ancora presso le dogane di Milano Malpensa e Roma Fiumicino". A tal proposito l'avvocato Giorgio Quadri aveva fatto sapere che tenerle ferme aveva un costo di 1.100 euro al giorno.
Tuttavia sul punto era intervenuta anche l'Agenzia delle Accise, Dogane e Monopoli che si era detta del tutto estranea alla vicenda: "Le mascherine sono state sdoganate e ADM non ha quindi più alcuna competenza in merito.
La merce non è stata ritirata per un sopravvenuto contenzioso tra Regione Lazio ed EcoTech che ha riguardato principalmente le spese di magazzinaggio. Una vicenda che ha portato, dunque, a una situazione di stallo".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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