Imu, slitta ancora il decreto per abolire la seconda rata

Il governo non scioglie il nodo delle coperture e rinvia a martedì il provvedimento che abolirà l'imposta sulla prima casa. Ma il premier assicura: "La seconda rata non sarà pagata"

Imu, slitta ancora il decreto per abolire la seconda rata

Ancora un nulla di fatto in Consiglio dei ministri sulla seconda rata Imu sulla prima casa. Dopo mesi di promesse, l'imposta non è stata ancora abolita e anche oggi il varo del decreto è stato rimandato, come riferiscono fonti di governo.

Nessuno stop, precisano: il provvedimento deve andare di pari passo con quello sulla rivalutazione delle quote di Bankitalia che a sua volta deve attendere un via libera da parte della Bce. Solo un inciampo burocratico, insomma, anche se alla base dello slittamento ci sarebbe soprattutto il nodo dei terreni agricoli, con il ministro dell’Agricoltura, Nunzia
De Girolamo, che insiste per esentare anche il comparto agricolo. Resta il fatto che il decreto è stato rinviato a martedì.

"Martedì saranno approvati entrambi i provvedimenti e la seconda rata dell’Imu non sarà pagata perchè questo è un impegno da tempo preso", ha però assicurato in conferenza stampa Enrico Letta, secondo cui l'operazione di cessione di quote societarie "dovrebbe far entrare tra i 10 e i 12 miliardi di euro" nelle casse dello Stato, di cui la metà andrà a ridurre il debito nel 2014 e il resto a "ricapitalizzazione della Cassa depositi e prestiti".

Intanto i Caf si trovano alle prese con le mancate delibere dei Comuni per calcolare il saldo dell'imposta. Per superare tale "insostenibile situazione" la Consulta dei Caf ha deciso di considerare le aliquote stabilite entro il 15 novembre il termine per stabilire le delibere da prendere a riferimento per il pagamento del saldo Imu.

L’attuale normativa prevede infatti che i Comuni possano rendere pubbliche le aliquote Imu da applicare per il 2013 entro il 9 dicembre, "non consentendo di garantire una puntuale e corretta assistenza ai milioni di contribuenti chiamati ad effettuare il saldo dell’imposta entro il 16 dicembre", spiega infatti il Coordinatore della Consulta nazionale dei Centri di Assistenza Fiscale, Valeriano Canepari, "In 7 giorni ci è impossibile reperire dai singoli siti dei Comuni la delibera, esaminare le aliquote fissate, le detrazioni e i regolamenti per verificare le scelte adottate sull’equiparazione degli immobili in comodato, predisporre le procedure di calcolo, i modelli di pagamento e fornirli ai contribuenti cha hanno dato mandato ai Caf in tempo utile per versare quanto dovuto senza incorrere in sanzioni".

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