Addio a Coppola, il parrucchiere globale che spettinò le dive

Liberò le donne da boccoli e cotonature. Fondò 50 negozi Ha vinto ogni battaglia, eccetto quella contro la malattia

Addio a Coppola, il parrucchiere globale che spettinò le dive

Aldo Coppola è stato il Maradona del pettine. Tra le sue mani forbici e spazzola assumevano traettorie degne delle magiche punizioni del pibe de oro. Le dive (abituate a non farsi mettere i piedi in testa da nessuno) da Aldo - sui capelli - si facevano docilmente mettere le mani. Da ieri i suoi raffinati tocchi da parrucchiere fuoriclasse sono solo un ricordo. Il mondo della moda e dello spettacolo - cioè il mondo di Coppola (non inteso come Francis Ford, ma come Aldo - è in lutto: il coiffeur delle star si è spento all'età di 73 anni. Dal 1998 era malato di cancro. Un nemico che alla fine ha avuto la meglio. A divulgare la notizia è stato un rappresentante della famiglia, che ha dichiarato che il celebre parrucchiere è morto nella notte tra mercoledì e giovedì nella sua residenza milanese. Quella di Coppola è una storia di successo, partita molto presto, quando il giovane apprendista hair stylist vinse il campionato italiano dell'acconciatura femminile all'età di 15 anni. Inizia così una carriera costellata di trionfi e chiome al vento che fa arrivare Coppola alle vette della professione, anche grazie a un binomio commerciale con L'Oréal che porterà Aldo ad aprire il suo primo salone in via Manzoni a Milano, in pieno quadrilatero della moda. Coppola lascia quello che si è successivamente trasformato in un vero e proprio impero, una rete di franchising con oltre 50 affiliati in tutta Italia e due accademie con sede a Milano e Mosca. Nel suo curriculum, innovazioni che hanno fatto epoca: mise al bando i caschi, abolì le cotonature, proibì le tinte chimiche, liberò le donne dai bigodini. E ora le dive, e non solo, piangono il «re delle teste spettinate». Un vero creativo, inventore di celebri tagli scalati e tecniche di colorazione naturali come lo shatush, ma anche - come già detto - un grande imprenditore. Era il 1991, la vigilia della nascita della grande rete di saloni di bellezza griffati «Aldo Coppola»: fu subito un successo. Destinato a viaggiare di pari passo con una fama sempre crescente grazie alla collaborazione con i grandi marchi della moda, da Armani a Versace, da Valentino a Ferrè, coronata dalla lunga partnership con L'Oreal, con cui Coppola realizzò sfilate dedicate alle tendenze in materia di «trucco e parrucco». E poi le testimonial celebri, le dive delle passerelle e dello spettacolo, che a lui affidavano le loro capigliature: Sophia Loren, Naomi Campbell, Donna Jordan, Monica Bellucci, Linda Evangelista.

Quasi uno status symbol che anche le starlette di oggi amano ostentare: Elena Santarelli lo omaggia postando una foto di loro due insieme; Ana Laura Ribas promette di non cambiare mai il taglio a caschetto che le aveva fatto. Già, Santarelli e Ribas: certo che Loren e Campbell erano tutta un'altra cosa...

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