"Aggressioni e sopraffazioni all'università". Nuovo attacco dei collettivi di sinistra

All'università La Sapienza di Roma i gruppi di sinistra hanno aggredito i collettivi di destra durante le elezioni: "Non è tollerabile"

"Aggressioni e sopraffazioni all'università". Nuovo attacco dei collettivi di sinistra
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Nuova aggressione da parte dei collettivi di sinistra a quelli di destra nelle università del nostro Paese. Dopo quanto accaduto a Trento solo pochi giorni fa, oggi un gruppo di persone ha aggredito gli studenti di Azione Universitaria durante lo svolgimento delle elezioni all'Università La Sapienza di Roma. A denunciarlo è stato Francesco Todde, presidente di Gioventù Nazionale Roma, ma nei profili social dei soliti gruppi antagonisti, quali Cambiare Rotta, sono stati caricati anche i video di questa aggressione, in cui si chiede esplicitamente alla rettrice che all'interno dell'ateneo romano vengano autorizzati esclusivamente i gruppi di sinistra. Una dittatura di pensiero di fatto, quella che richiedono i collettivi guidati dal gruppo che fa capo alla Rete dei Comunisti, che non può essere tollerabile a La Sapienza né in nessun altro polo dell'istruzione o della cultura.

"Questo pomeriggio, durante lo svolgimento delle elezioni universitarie all'Università La Sapienza di Roma, i ragazzi di Azione Universitaria sono stati vittime di una vile aggressione da parte di gruppi di collettivi di sinistra. Gli aggressori, composti per la maggior parte da non studenti dell'ateneo, hanno deliberatamente provocato i nostri ragazzi sia verbalmente che fisicamente", spiega Todde. Nel video caricato proprio da Cambiare Rotta sul profilo della sezione di Roma sono riprese alcune fasi del picchetto contro gli studenti di destra. Nelle immagini riprese, per altro, si vede un giovane che scandisce slogan e che, credendosi un vero comunista, alza perfino il pugno verso il cielo. Peccato sia la mano sbagliata, la destra. "La Sapienza e la sua Rettrice continuano a legittimare la presenza dei fascisti nelle nostre sedi: in corteo abbiamo cacciato i fascisti dal nostro ateneo", si legge nella rivendicazione social, nella quale ci si vanta dell'obiettivo raggiunto.

"Questi atti di violenza e intimidazione sono inaccettabili, rappresentano un grave attacco non solo alla libertà di espressione e di partecipazione democratica, ma anche alla serenità della vita accademica. Non è tollerabile che un'università, luogo per eccellenza di confronto e dialogo civile, venga trasformata in un teatro di aggressioni e sopraffazioni", conclude Todde nella sua nota. Purtroppo la predominanza dei collettivi di sinistra, che tentano di soffocare lo spazio democratico alle organizzazioni non allineate con il loro pensiero, è un vecchio adagio. "La solita teppaglia dell'estremismo di sinistra, residuati degli Anni '70", ha dichiarato Fabio Rampelli, che racconta come "è stato loro impedito di fare campagna elettorale, passando dalle minacce alle violenza fisica". Cinzia Pellegrino aggiunge: "Mi auguro che gli esponenti dei collettivi che si sono resi responsabili di questi atti vengano al più presto individuati. Ciò che però mi preme di più di sottolineare è che in Italia si sta respirando un clima di odio, alimentato da chi palesemente vuole riportare indietro le lancette dell'orologio agli anni '70".

Federico Mollicone ha aggiunto che "questa aggressione è l'ultima di una serie di atti violenti che tutti i giorni rappresentanti dei collettivi di sinistra perpetrano all'interno delle Facoltà di tutta Italia. Dobbiamo lavorare per spegnere il fuoco della violenza politica prima che divampi del tutto". Le immagini stanno girano molto sui social per denunciare quanto accaduto.

"Questa gente, che non ha nulla a che fare con chi frequenta gli Atenei, continua ad occupare abusivamente gli spazi di tutti gli studenti, spesso difesa dai soliti aiuti compiacenti di chi chiude più di un occhio. La violenza a danno degli studenti ormai non è più solo verbale", è la denuncia del Presidente Nazionale di Azione Universitaria Nicola D'Ambrosio.

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