Blitz dei carabinieri contro il terrorismo di matrice anarchica: dieci ordinanze di custodia cautelare, oltre 40 perquisizioni in tutta Italia. Altre ventiquattro le persone indagate, tra cui sei greci. Gli inquirenti hanno preso di mira alcuni appartenenti alla Federazione anarchica informale (Fai) e al Fronte rivoluzionario internazionale (Fri), con riferimento agli attentati del 2009 alla Bocconi e al Cie di Gradisca d’Isonzo, e a quelli del 2011 al dg di Equitalia a Roma, alla Deutsche Bank di Francoforte e all’Ambasciata greca di Parigi. Le ordinanze di custodia sono state emesse dal gip del Tribunale di Perugia, su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti dei maggiori esponenti dell’organizzazione terroristica che ha effettuato i recenti attentati con ordigni esplosivi in Italia ed all’estero. Raggiunti dal provvedimento anche due anarchici detenuti in Svizzera e Germania che, con i complici in Italia, avrebbero progettato le campagne terroristiche, dettando tempi, obiettivi, documenti e sigle di rivendicazione.
Chi sono gli arrestati
Stefano Gabriele Fosco, 50enne abruzzese residente in Toscana; la sua compagna Elisa Di Bernardo, 36enne toscana; Alessandro Settepani, 26enne originario del Ternano e dimorante nel Perugino; Sergio Maria Stefani, 30enne romano; Katia Di Stefano, 29enne toscana ma dimorante a Roma; Giuseppe Lo Turco, 23enne, catanese domiciliato a Genova; Gabriel Pombo Da Silva, 44enne spagnolo attualmente detenuto in Germania; Marco Camenisch, 60enne svizzero detenuto nel Paese elvetico, Paola Francesca Iozzi, 31enne marchigiana domiciliata a Perugia; Giulia Marziale, 34enne abruzzese domiciliata a Terni. Sono indagati altri 24 anarco-insurrezionalisti tra cui 6 greci della "Cospirazione delle Cellule di Fuoco", già detenuti. Tra gli arrestati figurano alcuni tra i maggiori esponenti dell’organizzazione che ha firmato alcuni tra i più recenti attentati con ordigni esplosivi in Italia ed all’estero.
Gli inquirenti precisano che non figurano, a carico delle persone coinvolte, contestazioni relative all’attentato, rivendicato dalla Fai, subito il 7 maggio scorso dal dirigente dell’Ansaldo Nucleare Roberto Adinolfi.
Coinvolte più generazioni
L’operazione, rivela il generale Giampaolo Ganzer, comandante del Ros, ha fatto emergere che ci sono "più generazioni accomunate da un progetto insurrezionale contro le istituzioni".
Collegamenti con attentato ad Adinolfi
Il gruppo di anarco-insurrezionalisti arrestati avrebbero collegamenti con chi ha rivendicato l’agguato ad Adinolfi. Il generale Ganzer ha spiegato che "la matrice dell’attentato Ansaldo è la stessa". Tra i sei cittadini indagati ci sarebbe anche quella Olga cui era dedicato il volantino che ha rivendicato l’attentato contro Adinolfi. Ganzer ha parlato anche di "provata saldatura con i movimenti anarchici greci". E ha spiegato che il gruppo era pronto a utilizzare "sia bombe sia armi da fuoco" per attentati "con ordigni e azioni dirette con armi da fuoco".
Cancellieri: è la risposta dello Stato
Soddisfatto il ministro dell'Interno, Annamaria Cancellieri. L’operazione nei confronti degli anarco-insurrezionalisti "è una risposta dello Stato a tante situazioni che si sono verificate e sulle quali si stava lavorando da tempo".
"L’operazione è molto significativa - ha sottolineato il ministro - e mi sono complimentata con il comandante generale dell’Arma dei carabinieri per il lavoro che hanno svolto che non può che essere apprezzato".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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