In arrivo il ddl anticorruzione Severino: "Vicini alla meta"

Il ministro della Giustizia ottimista, ma studia gli emendamenti. Vietti (Csm): "Il Parlamento non si sottragga alle proprie responsabilità"

Il ddl anticorruzione potrebbe presto vedere la luce. Lo assicura il ministro della Giustizia, Paola Severino: "Stiamo arrivando alla meta, mi sento più ottimista che pessimista. Sto ancora studiando gli emendamenti e valutando se emergono suggerimenti utili".

Un ddl il cui disegno complessivo "non può essere cambiato", ma che il governo sta limando a poco a poco. "Continuo a lavorare, sono una perfezionista e fino a quando non penso di aver raggiunto, non dico la perfezione, ma almeno i migliori risultati possibili, non mi fermo", ha detto la Severino.

Resta il problema di possibili resistenze all’applicazione delle norme anticorruzione. "Un tema comune a tutte le riforme, soprattutto di spessore", dice il Guardasigilli, "Ma il legislatore non può rimanere fermo di fronte alle prime difficoltà applicative, meglio essere coraggiosi e andare avanti".

Dal canto suo, il vicepresidente del Csm, Michele Vietti, fa pressing sul Parlamento: "Credo non possa sottrarsi alle sue responsabilità che sono quelle, come ha ricordato il Capo dello Stato, di ammodernare le regole per contrastare

efficacemente la corruzione, che non è solo un disvalore etico, ma è anche un profondo elemento di alterazione del sistema economico perchè attenta alla concorrenza, che è la condizione perché il mercato funzioni".

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