A Torino la tensione è in continuo crescendo. Dopo le manifestazioni violente di giovedì, durante le quali gruppi di antagonisti guidati dai centri sociali hanno cercato di mettere a ferro e fuoco la città, tentando anche l'assalto a una caserma dei carabinieri e a un commissariato, nella mattinata di oggi un gruppo di persone appartenenti all'area antagonista cittadina ha attaccato un gazebo di Fratelli d'Italia in corso Racconigi.
C'è stato un assalto che è andato ben oltre i tentativi di disturbo, perché gli aggressori non hanno solo tentato di rubare il materiale e le bandiere del partito, ma hanno provato anche ad aggredire i militanti. La Stampa riferisce che a condurre l'attacco sarebbero stati gli esponenti del centro sociale Gabrio per chiedere la chiusura del quale l'area locale di Fratelli d'Italia stava raccogliendo le firme. Stando ai racconti dei testimoni e della stampa locale, i militanti sarebbero stati aggrediti con calci e pugni. Al gazebo c'era anche Stefano Bolognesi, consigliere nella circoscrizione 3, che in una nota ha raccontato quanto vissuto: "I centri sociali antagonisti hanno assaltato violentemente un nostro gazebo, tentando di rubare materiale e bandiere e aggredendo i militanti. Ringrazio le forze dell'ordine presenti per essere intervenute immediatamente e avere interrotto la violenza schierando il reparto celere".
Simile il resoconto di Riccardo Serafino, militante di FdI: "Con regolare permesso stavamo raccogliendo firme. Poco prima delle 12 è arrivato il gruppo con arroganza, ci hanno spintonati e hanno tentato di strapparci il materiale dalle mani. La nostra bandiera ora ha l’asta distrutta". L'assessore regionale di Fratelli d'Italia, Maurizio Marrone, ha voluto sottolineare che "la violenza politica degli antagonisti è aumentata a dismisura da quando il Comune di Torino ha iniziato a dialogare con Askatasuna iniziando il percorso di concessione regolare dell’immobile occupato". Se il sindaco, conclude Marrone, "non ferma questa follia attenendosi alla nostra legge regionale sui beni comuni, l’amministrazione comunale sarà moralmente responsabile di ogni nuova aggressione antagonista ai cittadini e alle forze dell’ordine". Nella giornata di ieri, il ministro Paolo Zangrillo ha invocato la chiusura del centro sociale Askatasuna proprio perché si è più volte reso responsabile di violenze in città, soprattutto contro le forze dell'ordine.
L'onorevole di Fratelli d'Italia, Augusta Montaruli, ha ribadito l'urgenza di procedere con lo "sgombero immediato" di Askatasuna perché in città "ormai c'è un clima preoccupante". L'esponente del partito di governo ha concluso: "Pretendiamo che Torino non sia più ostaggio e sotto ricatto di persone che stanno macchiando la nostra città ormai costantemente". Il deputato e responsabile organizzazione di Fratelli d'Italia, Giovanni Donzelli, invece, ha esortato l'amministrazione: "Basta ammiccamenti della sinistra ai centri sociali. Il tentativo del sindaco del Pd Lo Russo di regalare ad Askatasuna la sede occupata è un pericoloso segnale di copertura istituzionale dei teppisti". E ribadisce: "Se qualcuno pensa di intimorire Fratelli d'Italia con la violenza ha sbagliato indirizzo. Non ci fermeranno. Solidarietà ai nostri militanti e un ringraziamento sentito alle Forze dell'ordine: come ogni giorno difendono la libertà e la sicurezza dei cittadini e oggi lo hanno fatto fermando un'aggressione violenta".
Il capogruppo di Fratelli d'Italia alla Camera dei deputati, Galeazzo Bignami, ha voluto ribadire che "gli episodi di teppismo perpetrati dai centri sociali antagonisti contro cittadini oggi, e verso le Forze dell'ordine nei giorni scorsi rappresentano un attacco intollerabile alla democrazia e alla libertà di espressione, pilastri fondamentali della nostra Repubblica".
Ringraziando le forze dell'ordine per essere intervenute tempestivamente, quindi, ha sottolineato che "non possiamo tollerare che la città di Torino sia ostaggio di questi gruppi organizzati, che sfruttano la violenza come strumento di intimidazione e sopraffazione. È necessario un segnale forte: i responsabili di questi atti vanno individuati e perseguiti con fermezza".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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