"Attento, ancora fischia il vento". A Livorno gli antagonisti cercano di imbavagliare Salvini

La pretesa di non concedere spazi a Matteo Salvini per presentare il suo libro non ha avuto seguito a Livorno e così i cosiddetti antifascisti sono scesi in strada contro il ministro

"Attento, ancora fischia il vento". A Livorno gli antagonisti cercano di imbavagliare Salvini
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Dopo le contestazioni al generale Roberto Vannacci, in serata anche Matteo Salvini è stato contestato a Livorno in una manifestazione annunciata qualche giorno fa contro la presentazione del libro del vicepremier. Quelli che vorrebbero dare patenti di democrazia, da qualche tempo a questa parte stanno dimostrando di essere contro ogni forma di libera espressione, arrivando perfino a tentare di censurare i libri di chi loro non ritengono "giusti". Una distorsione del concetto di democrazia che sta portando alla deriva il dibattito pubblico nel nostro Paese, dove gruppi di pochi si arrogano il diritto di poter dire a tutti cosa devono dire, fare e pensare.

"Salvini attento, a Livorno fischia ancora il vento", si legge nello striscione che apre un piccolo corteo di pochi temerari che sfidano la furia di una tempesta per contestare il vicepremier impegnato nella presentazione del suo libro "Controvento" nel cine teatro "Quattro mori" di Livorno. "Salvini oltre ad essere stato fautore di politiche razziste, autoritarie e discriminatorie (ricordiamo il decreto Salvini, o il caso della Sea Watch), porta avanti le stesse parole d’ordine che sono state sfruttate durante il periodo più buio della nostra storia, il regime fascista: Dio, Patria e famiglia", si leggeva nel manifesto con il quale Azione Livorno Antifascista ha annunciato la manifestazione.

Nei giorni scorsi, per altro, sono stati strappati e imbrattati i manifesti che annunciavano la presenza del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti in città per la presentazione. Con una nota, Luca Baroncini, segretario regionale Lega Toscana; l'europarlamentare della Lega Susanna Ceccardi; i parlamentari toscani della Lega Manfredi Potenti, Andrea Barabotti, Simone Billi, Claudio Borghi, Elisa Montemagni, Tiziana Nisini e Edoardo Ziello; e i consiglieri regionali della Lega Elena Meini, Massimiliano Baldini, Luciana Bartolini, Marco Casucci, Giovanni Galli e Marco Landi hanno stigmatizzato l'accaduto.

In riferimento alla manifestazione, scrivono, "ci fa piacere condividere appieno l'esemplare risposta data dalla direzione del teatro labronico: 'Lottate con passione, ma siate sempre tolleranti, sono pronto a battermi fino al prezzo della mia vita perché la tua idea la possa esprimere sempre e liberamente (Sandro Pertini)'".

Quindi, concludono, "chi stasera dimostrerà in piazza non sarà antifascista, ma anzi dimostrerà di essere totalmente antidemocratico ed intollerante verso le libertà altrui, come quella, per noi molto normale, di presentare un libro"

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