Nel gran caos che si è generato tutto nel campo del centrosinistra, molto eloquente diventa un vecchio animato dibattito che aveva coinvolto Stefano Fassina e Carlo Calenda. Entrambi esponenti politici - entrambi ormai ampiamente ex del Partito Democratico - non si sono mai sopportati e le loro idee in campo soprattutto socio-economico sono state sempre pressoché diametralmente opposte. E non è un caso che, una volta lasciato il movimento dem per divergenze interne di vedute, i due hanno preso strade antitetiche: Fassina nel 2015 era approdato in Sinistra Italiana, mentre Calenda ha optato nel 2019 per la fondazione di un partito di ispirazione centrista come Azione. Ed è proprio in questo periodo che le schermaglie tra gli ex Pd diventano più frequenti.
Il primo round su La7
Il primo caso riguarda una puntata de "L'aria che tira", su La7, del 25 ottobre 2018, quando in realtà lo scontro era avvenuto in stereofonia. In quel giorno primo grande sciopero delle aziende municipalizzate del Comune di Roma (rifiuti, autobus, metropolitane) che rispondevano direttamente alla giunta di Virginia Raggi. Carlo Calenda aveva appena rilasciato un'intervista dove criticava aspramente il ruolo dei sindacati poiché "complici di questo sfascio romano" e l'ex viceministro dell'Economia, in collegamento in piazza del Campidoglio per partecipare alla protesta contro la Raggi, decide di rispondergli così: "Gli direi di scendere sulla terra, di lasciare i salotti che frequenta abitualmente e di farsi un giro presso Ama e Atac e poi vedrà di chi è la responsabilità".
Poi si arriva al 13 luglio 2020. In piena estate del Covid i due hanno un faccia a faccia sulle concessioni autostradali, tema molto in voga in quel periodo dopo le decisioni del governo Conte 2 a favore della famiglia Benetton dopo il crollo del Ponte Morandi di due anni prima. Gli animi si surriscaldano durante l'approfondimento del Tg2 Post, con il leader di Azione che stuzzica il collega: "Volete dare le autostrade all'Anas? Ma per favore...". Il deputato di sinistra gli replica subito: "Sei stato al governo tre anni adesso fai lezioni sugli investimenti pubblici". Calenda non molla il colpo: "Amore mio, ma quando c'ero io... Chiedi alle aziende com'era Impresa 4.0". Il riferimento dell'ex ministro dello Sviluppo economico è al piano di sostegno alle imprese, presentato quando lui era dentro il governo Gentiloni.
Calenda attacca Fassina
Poi, il nuovo affondo contro Fassina: "Eri viceministro dell'Economia e avevi la concessione dei Benetton nel cassetto secretata e adesso fai il fenomeno. Lo sai quanto guadagnavano i Benetton quando stavi all'Economia?". "Ma ci sono stato sei mesi...", esclama l'ex parlamentare del Pd.
Il dibattito, pur interessante e vivace nei contenuti e nella forma, viene bruscamente interrotto dal conduttore: il tassativo impone di cedere la linea al programma di prima serata della rete, che in quell'occasione è "Made in Sud". I tempi televisivi sono implacabili e in quella circostanza a togliere le castagne del fuoco su un argomento così rovente è stato Stefano De Martino.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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