A poco meno di un mese esatto dalla prossima sfida elettorale, le regionali in Basilicata, per maggioranza e opposizione è arrivato il momento di lasciare la parola agli elettori. La prima rilevazione in questo senso, condotta per l’occasione dall’Istituto Noto Sondaggi, ci consegna una fotografia tanto nitida quanto preoccupante per i fautori del campo largo a tutti costi. I primi numeri sorridono a Vito Bardi, candidato del centrodestra versione extra large, che con il 55% delle preferenze vede la vittoria a portata di mano.
I risultati del sondaggio, condotto tra il 18 e il 21 marzo, non lasciano spazio ad equivoci. La corsa elettorale del candidato della maggioranza, che ha trovato il sostengo anche di Italia Viva e calendiani, assomiglia a una corsa trionfale verso una vittoria scontata. Se Bardi ottiene il 55% delle preferenze totali, dall’altra parte il candidato del centrosinistra, Pietro Marrese, si ferma al 44%. Un distacco di ben undici punti percentuali che, a meno di capovolgimenti di fronte improvvisi, appare incolmabile a sole quattro settimane dall’appuntamento elettorale. E se sul piano strettamente politico non c’è partita tra i due, dal punto di vista “personale” i cittadini intervistati residenti in Basilicata ripongono maggiore fiducia nella figura del centrodestra. Bardi è conosciuto infatti dal 99% degli intervistati, Marrese solo dal 74%, a 25 punti di distanza. E sulla questione fiducia la distanza è altrettanto siderale: 49% Bardi e solo 35% Marrese.
Insomma, la prima risposta dei cittadini è una doccia gelata per i due leader della sinistra nostrana, Elly Schlein da un lato e Giuseppe Conte dall’altro. La compattezza della maggioranza mostrata fin dall’inizio intorno al candidato, stando ai numeri del sondaggio, viene accolta con grande favore. Al contrario, le comiche lucane della sinistra, dove l’accozzaglia giallo-rossa ha perso il sostegno dei centristi e impallinato tutti i suoi candidati migliori, è forse il preludio di una sconfitta bruciante. A confermare questa ipotesi è il sondaggista Antonio Noto. Incalzato dal Tempo, Noto smonta l’intera narrazione del campo largo e promuove la stabilità mostrata dalla maggioranza guidata da Giorgia Meloni. “Per quanto riguarda il campo largo delle amministrative, dopo quest’esperienza cresce il disinteresse ad attuarlo. Basti pensare al Piemonte”, sentenzia il sondaggista. E aggiunge: “La querelle di candidati, durati una notte, non fa bene. A uscirne indebolito, però, è tutto il centrosinistra. Il campo largo l’ha fatto alla fine Bardi”. Un paradosso che dovrebbe fare riflettere, e non poco, tutti i maître à penser della sinistra italiana.
Nota metodologica:
Sondaggio realizzato da Istituto Noto Sondaggi presso un campione proporzionale di cittadini maggiorenni residenti in Basilicata per quote di genere, età, livello di scolarità, area geografica di residenza, dimensione del comune di residenza. Sono state realizzate 1.
000 interviste, condotte mediante metodo CATI tra il 18 e 21 marzo 2024. Il margine di errore è +/- 3,2% con un livello di affidibilità del 95%. Il documento informativo completo riguardante il sondaggio è disponibile su www.notosondaggi.it- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.