“Basta con sto fascismo”. Parola di Daniele Capezzone

Questa settimana ci occupiamo delle due proposte di legge presentate in Parlamento dalla sinistra contro il fascismo e i fascisti. Non potevamo non intervistare Daniele Capezzone, in uscita con il suo saggio E basta con 'sto fascismo

“Basta con sto fascismo”. Parola di Daniele Capezzone
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Cosa accade tra le stanze damascate dei palazzi della politica? Cosa si sussurrano i deputati tra un caffè e l'altro? A Roma non ci sono segreti, soprattutto a La Buvette. Un podcast settimanale per raccontare tutti i retroscena della politica. Gli accordi, i tradimenti e le giravolte dei leader fino ai più piccoli dei parlamentari pronti a tutto pur di non perdere il privilegio, la poltrona. Il potere. Ognuno gioca la propria partita, ma non tutti riescono a vincerla. A salvarsi saranno davvero in pochi, soprattutto dopo il taglio delle poltrone. Il gioco preferito? Fare fuori "l'altro". Il parlamento è il nuovo Squid Game.

E basta con ‘sto fascismo è un grido liberatorio, un urlo di sfogo. Basta sì, basta! Ne abbiamo le balle piene. È surreale, ridicolo che nell’anno del Signore 2023 si parli ancora dell’allarme fascismo. Lo dice bene Daniele Capezzone nel suo ultimo libro al quale chiediamo subito una confessione sincera. “Dicci la verità, hai fatto un accordo con Elly Schlein per vendere più copie?” “È lei che si propone come grande promoter del libro” Scherza Daniele…

*ASCOLTA IL PODCAST CON L’INTERVISTA A DANIELE CAPEZZONE*

Già, perché Elly Schlein insieme a tutta la sinistra ha pensato bene di presentare in conferenza stampa due proposte di legge contro il fascismo. Anzi, contro i fascisti da mandare dritti in galera. È vero, credeteci. Sì, lo ha fatto alla Camera dei Deputati a favore di telecamere.

Prima proposta

Il Pd vuole punire con la reclusione fino a un anno e sei mesi (o con una multa fino a 6.000 euro) chi propaganda idee fondate sull’esaltazione dei metodi eversivi dell’ordinamento democratico “propri dell’ideologia fascista o nazifascista”. Non solo, c’è di più. Molto di più.

Seconda proposta

I paladini della libertà vorrebbero introdurre perfino il divieto di intitolare strade, piazze e altri luoghi o edifici pubblici a “esponenti del partito o dell’ideologia fascista” o a coloro che “hanno pubblicamente promosso, partecipato o aderito alla campagna per la difesa della razza che condusse all’approvazione delle cosiddetti leggi razziali fasciste”.

Daniele, se ci pensi i piccoli balilla stanno dall’altra parte, a sinistra. Oggi è in pericolo persino la libertà di parola. Tu ne parli nel tuo saggio già in vetta alle classifiche.

“La formula assai usata da Pasolini in poi, il fascismo degli antifascisti a me non convince molto. Questi vanno chiamati con il loro vero appellativo cioè comunisti".

L’attualità ha rubato molto spazio, ora dicci qualcosa di più su E basta con ‘sto fascismo…

“È il lavoro più importante al quale io mi sia dedicato in questi anni. C’è qualcosa che mi angoscia profondamente, è lo stato del free speech e della libertà di parola nel nostro Occidente. Tu sai quanto ami gli Stati Uniti e il Regno Unito, ma questa è forse la prima volta nella storia contemporanea in cui arriva dall’anglosfera qualcosa di pericoloso.

Oggi nelle università americane e britanniche, nelle redazioni dei grandi giornali c’è una grande gabbia oppressiva. È sconvolgente e qui in Italia non ce ne siamo ancora resi conto. La polemica lunare della sinistra contro la pubblicità dell’Esselunga è solo l’antipasto di quello che vedremo”.

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