Un Berlusconi combattivo che colpisce a 360 gradi. A partire da Monti. Il Cavaliere parla a villa Gernetto, davanti a una platea di giornalisti ed esponenti del Pdl. Giustizia, sentenza Mediaset, tasse, Monti e Merkel. L'ex premier ne ha per tutti. In Italia non c'è democrazia ma una "magistratocrazia", attacca il Cavaliere commentando la sua condanna, ma citando anche i casi del direttore Alessandro Sallusti ("Solo in Italia può succedere") e degli scienziati della commissione Grandi Rischi. Poi si scaglia contro lo stato di polizia fiscale imposto dal governo Monti e contro una politica economica dettata dalla "signora Merkel". Una bordata senza precedenti all'esecutivo che prelude a una dichiarazione che scuote la politica: "Valuteremo se togliere la fiducia a Monti". Il no monti Day va in onda nelle eleganti stanze della dimora brianzola del Cav, più che nelle strade di Roma.
Silvio Berlusconi, il giorno dopo la sentenza sui diritti tv Mediaset che lo ha visto condannato a 4 anni per frode fiscale, torna a parlare. E lo fa con l'energia di chi non ha intenzione lasciare il campo. All'ora di pranzo, in un intervento telefonico con il Tg5, ha annunciato di "Sentirsi costretto a restare in campo per riformare il pianeta giustizia". Una dichiarazione che è stata interpretata come una ridiscesca in politica. Da Villa Gernetto, torna sull'argomento ribadendo la decisione comunicata ufficialmente tre giorni fa: "Non mi presenterò come candidato alla presidenza del Consiglio in modo di facilitare l’unione di tutti i moderati" e, ancora una volta, ribadisce il via libera alle primarie (alle quali non parteciperà). Il Cavaliere, dunque, rinuncia a correre per palazzo Chigi, ma non intende dedicarsi a vita privata: "Intendo dedicare la massima parte del mio tempo al mio Paese e continuare l’opera di modernizzazione che ho iniziato nel ’94". Poi scherza con i giornalisti che gli chiedono se si spenderà in prima persona durante la campagna elettorale: "Sì, riprenderò le dichiarazioni e le visite in Tv. Sono disponibile ad un invito di Vespa e anche dei Tg, diteglielo". E lancia un abboccamento al centro: "Credo che Casini e Montezemolo siano da considerarsi parte del centrodestra. È impossibile che le persone di buon senso non capiscano che un "rassemblement dei moderati" è necessario a evitare la vittoria della sinistra.
Ma oltre alla sentenza di ieri, ci sono altri bersagli contro cui si scaglia l'ex premier: "La Germania ha un comportamento egemonico ed egoistico in Ue. Ha forzato il Consiglio dei capi di Stato e di governo ed io non ho condiviso le sue decisioni." Poi si toglie un macigno dalla scarpa e torna a parlare di quel siparietto internazionale che non ha mai digerito: "I sorrisi di Sarkozy e della Merkel sono stati un tentativo di assassinio della mia credibilità".
Ce n'è anche, e soprattutto, per Mario Monti e l'esecutivo dei tecnici: "Il governo ebbe per nostro preciso invito il compito di cambiare la Costituzione. Ma nessuno di questi cambiamenti è stato presentato. Senza cambiamenti questo paese non è governabile, serve una riforma della Costituzione". Poi un'altra bordata al Professore: "Ha introdotto misure che portano l’economia in una spirale recessiva". La politica del governo Monti - accusa Berlusconi - è quella dettata dalla cancelliera Angela Merkel. Una politica economica - affonda il Cav - che precipita l'Italia nella spirale della recessione. "Il governo ha adottato al 100 per 100 le indicazioni della Germania egemone, anche sul piano dell’economia", ha tuonato. Al centro delle critiche di Berlusconi l'aumento delle imposizioni fiscali: le misure messe in atto dal governo Monti sono quasi una "estorsione fiscale tipico di uno Stato di polizia tributaria". Una condizione che uccide l'economia: "Si sta tutti male, gli italiani sono spaventati dalle tasse elevate, dai blitz della Guardia di finanza, da questo sistema violento di trattamento dei contribuenti. Hanno paura a spendere, non consumano quanto consumavano prima", ha proseguito.
Il Professore è bocciato senza appello e se volesse tentare un bis a palazzo Chigi, questa volta dovrebbe passare dalla urne. "Se Monti crederà di voler partecipare alle elezioni e farsi eleggere con l’attuale legge a candidato premier potrà farsi eleggere - ha risposto il Cav ai giornalisti che gli chiedevano di un eventuale Monti bis -,ma non credo che dopo questa sospensione della democrazia ci sia ancora lo spazio per una indicazione per chiamata e non per elezione".
Poi torna a bomba sulla condanna. Nelle motivazioni della sentenza c'è un'accusa odiosa, quella capacità naturale di delinquere, che il Cavaliere non accetta: "Ieri il tribunale di Milano ha presentato una sentenza che ho già definito non solo inaspettata ma incredibile e intollerabile nella quale vengo presentato come un individuio, nonostante la mia storia, dotato di naturale capacità a delinquere. Non credo di poter accettare una cosa del genere, credo si sia passato il limite". Mediaset ma anche il caso Ruby, l'altro procedimento che tiene ancora sulla graticola l'ex premier: "E' scandaloso. Si basa su stupidaggini. L’accusa di concussione è per una telefonata sola ad un funzionario della questura di Milano che ha confermato di non aver subito nessuna pressione".
La giustizia è sempre in cima all'agenda, ribadisce Berlusconi appoggiato da Ghedini. "La giustizia non può andare avanti così. Questa non è più una emocrazia. È una dittatura dei magistrati. È una magistratocrazia".
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