Bersani: "Non siamo a caccia di parlamentari"

Il segretario del Pd su Grillo: "Vuol tenersi le mani libere e non per l’Italia". E, senza citarlo, lancia un messaggio a Renzi: "C'è chi dice no al M5S ma poi sparge antipolitica a piene mani"

Bersani: "Non siamo a caccia di parlamentari"

Bersani riunisce a Roma i parlamentari del Pd e mette subito le mani avanti: "Noi non siamo in condizione da soli di garantire un governo a questo paese", ma "tantomeno lo sono gli altri". E prosegue, con malcelato sarcasmo: "Tantomeno gli altri hanno avuto questo affidamento dall’elettorato". Poi prova a marcare le distanze tra il suo partito e gli altri: "Non ci conosciamo ancora (dice riferendosi ai parlamentari neoeletti, ndr), ma dobbiamo prendere decisioni in un contesto alternativo. Altri hanno strutture di comando che guidano e guideranno i passi di questi giorni". E prosegue: "Noi, come si sa, abbiamo una struttura di partecipazione e siamo di fronte all’opportunità di dimostrare che una struttura democratica di partecipazione è utile al Paese".

Poi lancia un segnale (alla politica ma soprattutto ai cittadini). Un messaggio che, per certi versi, ricorda Grillo: "Non abbiamo aperto diplomazie, qualsiasi cosa leggiate sui giornali non sono in corso diplomazie, non è in corso nulla di questo". Il sottinteso è questo: sono i giornali che s'inventano tutto. "Vogliamo coltivare all’aperto una idea: rivolgersi al Parlamento con questo programma e alla luce del sole, perché adesso si può". E ribadisce con chiarezza: "Non stiamo andando in giro a cercare deputati o senatori. Non accetto che si dica questo: a noi interessano le posizioni politiche".

Un altro messaggio che lancia è questo: l’elettorato chiede "un grande cambiamento", richiesta che arriva non solo dal Movimento 5 Stelle ma anche dall’elettorato del Pd. Bersani ammonisce però che "il cambiamento non è un balletto" ma "una cosa profonda". E insiste: quando si discute degli incarichi istituzionali "non si fa scambio di poltrone" visto che si tratta di un compito costituzionale. E aggiunge che "questo non c’entra con il governo". Noi, prosegue, "diciamo che attorno a questi incarichi lavoriamo per una corresponsabilità".

Si sofferma poi sulla situazione generale del Paese, evidenziando che "il 2013 sarà l’anno peggiore dal 2007 ad oggi in termini di recessione, di disoccupazione, di redditi, e di rischi estremi di povertà. Questo abbiamo davanti". E puntualizza: "Quando dicevo polvere sotto il tappeto intendevo questo".

L'attacco a Grillo

Contro la proposta di un governo per il cambiamento, è convinto Bersani,"arriveranno degli sbarramenti a cominciare da chi pensa di tenersi libere le mani". E indica due bersagli. Il primo sembra essere Beppe Grillo: "Un novello principe in formazione, non è mai sazio. Vuol tenersi le mani libere e non per l’Italia, ma per qualcosa che si chiama potere. Noi, invece, facciamo l’inverso.

Quel tanto di potere che abbiamo lo mettiamo al servizio di questo Paese e cerchiamo una strada". Il secondo sembra un avversario interno (Renzi?): "C’è gente che dice con M5S neanche un caffè, perché è assurdo, mentre poi sparge antipolitica a piene mani nella stessa pagina".

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