Il Bestiario, lo Scioperigno

Lo Scioperigno è un leggendario animale che mobilita lo sciopero quando il governo aumenta lo stipendio ai lavoratori

Il Bestiario, lo Scioperigno
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Lo Scioperigno è un leggendario animale che mobilita lo sciopero quando il governo aumenta lo stipendio ai lavoratori.

Lo Scioperigno è un essere mitologico che ripete urlando sempre lo stesso discorso da decine di anni tanto che lo stesso discorso ascoltato oggi potrebbe essere lo stesso di un qualsiasi 1968. Lo Scioperigno è un animale con abitudini particolari e alquanto curiose: capace di andare in letargo anche per anni, al suo risveglio si mette a gridare come una scimmia urlatrice con un terribile mal di denti. Gli etologi hanno rilevato che tale rituale non è casuale, ma a seconda del governo in carica, lo Scioperigno decide se starsene a dormire nella sua tana o scioperare tenacemente con mobilitazioni permanenti organizzate prevalentemente durante i weekend di pioggia per rendere più drammatica la lotta di classe.

Lo Scioperigno sa bene che la crisi internazionale odierna metterebbe in difficoltà qualsiasi esecutivo a causa di una coperta corta, ma con quello attuale, lo Scioperigno è particolarmente aggressivo come un orso trentino. Così, anche se con fatica, sono state trovate risorse per i lavoratori e le famiglie, lo Scioperigno insiste nella sua lotta furiosa contro i mulini a vento. Occorre essere intellettualmente onesti: fa piacere vedere lo Scioperigno, animale che sembrava in via d’estinzione – soprattutto durante il Biennio pandemico - rianimarsi improvvisamente agitandosi, ma senza cambiare nulla come nella sua natura intrinseca, dimostrando che l’habitat che lo valorizza al suo meglio è di fatto quello di stare all’opposizione. E per questo glielo auguriamo ancora e ancora.

Anche le pro loco festeggiano. Dal punto di vista folcloristico non possiamo che ringraziare lo Scioperigno che con i suoi raduni colora le piazze come solo una sapiente armocromista da 300 euro all’ora saprebbe fare. Crea importanti punti di socializzazione dove i lavoratori possono lamentarsi in compagnia, ma anche ballare e divertirsi grazie ai momenti di intrattenimento musicale in stile rave party organizzati dai centri sociali e rifocillarsi grazie alle bibite e ai panini portati dai seguaci dell’attuale Inviato Speciale per il Golfo Persico.

Anche grazie allo Scioperigno redivivo, ancora una volta, vince l’italietta delle

contrapposizioni che dimostra come sia più importante il potere rispetto al “bene comune”, che dimostra che l’ideologia è il male del mondo e che dimostra infine che a perdere, alla fine dei conti, sono sempre i lavoratori.

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