Boni da Bossi: no dimissioni Ma i pm indagano ancora: emerge un sistema Pdl-Lega

Bufera sul Pirellone. Indagati una decina di politici tra Pdl e Lega. Per Formigoni i casi giudiziari "attengono a responsabilità personali". E la Lega fa quadrato

Boni da Bossi: no dimissioni Ma i pm indagano ancora: emerge un sistema Pdl-Lega

Dopo l'avviso di garanzia al presidente del consiglio regionale Davide Boni, indagato per corruzione, la Lega fa quadrato attorno al suo esponente. Dopo aver incontrato Boni, il leader del Carroccio Umberto Bossi decide che l'esponente leghista non deve dimettersi. Non solo. In un commento sulla sua pagina Facebook, Roberto Maroni scrive: "Condivido al 100%, non servono altre parole". Il post è una lunga nota scritta da Lorena Boni, una sostenitrice del Carroccio che conclude: "Davide Boni non si tocca, la Lega non si tocca".

Intanto dalle indagini sul giro di tangenti emergerebbe, secondo i magistrati, un sistema Pdl-Lega e rapporti tra assessori nell’ambito di presunte vicende corruttive. Sotto i riflettori dei pm sarebbero finiti una decina di politici dei due partiti e una decina di imprenditori, tra cui l’immobiliarista Luigi Zunino.

Il presidente della Regione, Roberto Formigoni, invita però a non fare "un gioco a scaricabarile tra i partiti" e precisa che le indagini non mettono a rischio l'alleanza tra Pdl e Lega Nord in Lombardia visto che i casi giudiziari "attengono a responsabilità personali".

Eppure, sottolinea il governatore, non bisogna dimenticare che "c’è una questione morale su cui è bene che tutti, non certo solo la politica, riflettano. Sono fatti dolorosissimi che indeboliscono il sistema e la fiducia dei cittadini, non ci deve essere un gioco di scaricabarile fra i partiti".

Nonostante siano incriminati ben quattro dei cinque membri dell’ufficio di presidenza - il che "determina certo un quadro grave" - per Formigoni non c'è nessun problema per la giunta della Regione, che "sta ottenendo importanti risultati" e la cui azione "non è sottoposta a giudizio".

Per quanto riguarda invece le prossime mosse di Boni, Formigoni è sicuro che il presidente del

consiglio regionale "chiarirà in termini molto precisi la sua estraneità oppure farà passi conseguenti: i suoi colleghi si sono dimessi sono convinto che Boni terrà un atteggiamento coerente".

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