Borghezio contro la Kyenge: "Al Sud rischia pistolettate alla schiena"

La provocazione del leghista: "Il ministro vada al Sud a fare certi discorsi sui lavoratori extracomunitari in nero..."

Borghezio contro la Kyenge: "Al Sud rischia pistolettate alla schiena"

"Vada al Sud a fare certi discorsi sui lavoratori extracomunitari in nero...". Mario Borghezio torna a prendere di mira Cecile Kyenge dai microfoni della Zanzara. A pochi giorni dal duro botta e risposta innescato dalla decisione della Padania di pubblicare gli appuntamenti del ministro all'Integrazione, l'europarlamentare leghista lancia un sinistro avvertimento: "Se va al Sud rischia qualche pistolettata nella schiena".

Si alza sempre di più il muro tra il Carroccio e la Kyenge. La provocazione della Padania non ha fatto altro che acuire le distanze. Nelle ultime ore, stuzzicata da Gad Lerner, anche il ministro del governo Letta si è lasciata scappare una stoccata contro i lumbard: "Lottano contro l'immigrazione, poi vanno a investire in Tanzania". A stretto giro la replica di Borghezio che, dagli studi di Radio 24, le ha lanciato un avvertimento: "Qui in Padania è tranquilla, siamo gente civile. Al massimo le arriva qualche sberleffo di ragazzotti un po' vivaci". L’europarlamentare della Lega Nord parte da una considerazione "topografica" sulla Padania di cui la Kyenge aveva negato l'esistenza. "Dovrebbe saperlo perché abita a Modena - ha fatto notare Borghezio - la Padania esiste, da quelle parti ci sono due Statali, la Padania superiore e quella inferiore". E ancora: "Si chiamavano Padania così molto prima che nascesse la Lega. È l’aggettivo che specifica un territorio".

Se "la Padania esiste, anche se lo Stato deve nascere ancora", Borghezio ha spiegato alla Zanzara che basta iniziare liberandosi di "Mafialand", ovvero "Sicilia, Calabria, Campania e un po' di Puglia".

"L’hanno portata anche qui al Nord la mafia - ha concluso l'esponente del Carroccio - la madama Kyenge dovrebbe andare al Sud a fare certi discorsi sui lavoratori extracomunitari in nero...".

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