Quanto costerebbe all'Italia non risolvere il problema del sovraffollamento delle carceri? Tanto, soprattutto in termini di credibilità e civiltà. Ma potrebbe costarci caro anche da un punto di vista economico. Il gruppo del Movimento 5 Stelle alla Camera parla di circa 2 miliardi di euro, tenendo conto della multa che l'Unione europea potrebbe comminare all'Italia a partire dal prossimo 28 maggio. "Sul Paese - dice il M5S - pende la minaccia di migliaia di ricorsi alla Corte europea per le condizioni inumane in cui versano le carceri". Ma com'è stata calcolata la cifra di due miliardi di euro? "Sono tra 15 e 20 mila i reclusi che potrebbero chiedere un indennizzo allo Stato e, stando alle ultime sentenze, si tratta di circa 100mila euro a detenuto. Ecco quanto ci costa l'inefficienza", denuncia il gruppo parlamentare pentastellato. La stima, a onor del vero, è da prendere con le molle. Con la sentenza della Corte Europea dei Diritti dell'Uomo dell'8 gennaio 2013, la famosa "Causa Torreggiani e altri contro Italia", il nostro Paese è stato condannato a pagare centomila euro, ma per sette detenuti. E, tra le altre cose, per un calcolo esatto bisogna tenere conto del tempo in cui si è costretti a vivere in condizioni carcerarie disumane.
Sull'argomento interviene anche il ministro della Giustizia, Annamaria Cancellieri: "Da 30 anni l’Europa ci richiama sulle condizioni di sovraffollamento delle nostre carceri". Se a maggio 2014 la sentenza Torreggiani parte "bisognerà pagare una penale di "circa centomila euro per ogni sette detenuti che faranno ricorso", per un totale di "60-70 milioni di euro ogni anno. È un problema serio - ha osservato il ministro - non solo di tipo finanziario, ma anche civile e politico".
Tuonano i parlamentari del Movimento 5 Stelle, contrari a ogni ipotesi di amnistia e indulto: "E' con questa spada di Damocle sulla testa che si chiede l'amnistia e l'indulto - continuano i deputati -. Il M5S ha una soluzione che evita provvedimenti inutili e dannosi". E per evitare di pagare cosa propongono i grillini? "Il ministro Cancellieri deve chiedere all'Europa una proroga di almeno un anno per evitare le migliaia di ricorsi, presentando alla Cedu un effettivo piano di rientro che preveda l’immediato avvio della ristrutturazione delle carceri attuali e il recupero di tutte le migliaia di posti inutilizzati, in modo tale da rendere accettabili le condizioni di vita dei detenuti".
Il M5S denuncia poi che il bilancio 2012 del "Piano Carceri" gestito dal commissario straordinario e voluto da Napolitano non è ancora disponibile. "Perché? Come vengono spesi i soldi?" chiedono i deputati pentastellati, e denunciano come "dietro il piano carceri in realtà si cela una gigantesca operazione finanziaria dai contorni per nulla chiari".
Molto infastidita per la proposta dei Cinque stelle è l'esponente radicale Rita Bernardini. Quando le leggiamo il dispaccio di agenzia in cui si legge che i grillini invitano il governo a chiedere una proproga per non pagare la multa, ci risponde così: "Guardi, mi ha rovinato la giornata". E aggiunge: "Mica ci stanno loro in quelle condizioni disumane". Nel ribadire che "non è facile quantificare con esattezza il risarcimento che l'Italia sarebbe chiamata a pagare", la Bernardini ci fornisce altri spunti interessanti. I ricorsi pendenti a Strasburgo, dai circa 600 che erano prima della "sentenza Torregiani", ora sono circa 2500. C'è stata, dunque, un'impennata. Cosa ampiamente prevedibile. Ma bisogna tenere conto anche di un altro aspetto: "Ci sono due due categorie di detenuti: gli sprovveduti, che non saprebbero nemmeno come fare il ricorso e neanche si pongono il problema. Ma ci sono anche quelli che hanno paura. E non sono pochi". Paura di cosa? "Delle conseguenze che potrebbero derivare loro dal presentare un ricorso. E per questo preferiscono non farlo, pur vivendo in condizioni pessime".
Diceva Voltaire: "Non fatemi vedere i vostri palazzi ma le vostre carceri perché è da esse che si misura il grado di civiltà di una nazione".
Visitando molte delle nostre carceri l'illuminista francese si metterebbe le mani nei capelli. Resta il fatto che il problema sovraffollamento si può risolvere in diversi modi. Ad esempio costruendo (o aprendo) nuove prigioni. L'importante è che si faccia.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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