"Carlo da Capalbio...". Così Iv replica alle accuse di Azione per la cena al Twiga

Da Azione piovono critiche su Italia viva per la cena al Twiga di Forte dei Marmi. La replica di Bonifazi a Calenda: "Uomo che non ha nulla di liberale ma che sogna uno stato etico"

"Carlo da Capalbio...". Così Iv replica alle accuse di Azione per la cena al Twiga
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I "comunisti col Rolex" hanno trovato un nuovo argomento di cui discernere in queste torride giornate estive. Il tema sul quale Pd e M5s si stanno scaldando nelle ultime ore è una cena al Twiga di alcuni esponenti di Italia viva. Lo storico bagno e locale di Forte dei Marmi è una delle mete più apprezzate da chi si trova in vacanza in Versilia e alcuni esponenti del partito di Matteo Renzi hanno osato, secondo i rossi, attovagliarsi sotto i suoi gazebo. Tra i motivi che fanno storcere il naso ai radical-chic c'è il fatto che il Twiga sia stato a lungo tra le proprietà di Daniela Santanchè, che ne possedeva quote insieme a Flavio Briatore.

"La cosa che fa più ridere oggi sono gli attacchi di Matteo Renzi al governo sul caro-benzina: IV non è mai avara quando c'è da sprigionare comicità. Diverte vedere il ruotino di scorta della maggioranza criticare sui social la Meloni, per poi attovagliarsi al Twiga con la ministra Santanchè tra uramaki, nigiri e coppe di champagne", attacca il senatore Ettore Licheri del Movimento 5 stelle, che dimostra di aver studiato in modo approfondito il menù della serata. Ma uno degli attacchi più improbabili arriva da Azione, il partito di Carlo Calenda, che in questo caso preferisce non esporsi in prima persona, sapendo di non essere nella posizione di farlo dal suo buen ritiro privilegiato di Capalbio.

"Per quanto concerne le cene con la ministra al Twiga, che coinvolgono parlamentari di Italia Viva appartenenti al gruppo Azione - Italia Viva - le si ritiene del tutto inopportune", si legge in una nota del partito, che nella stessa è anche tornato sulla mozione di sfiducia al ministro del Turismo. "Sono stato a cena al Twiga venerdì sera", scrive su Twitter l'onorevole Francesco Bonifazi, che è un frequentatore abituale della Versilia per le vacanze estive. "Potrei fare l'elenco dei parlamentari, di tutti gli schieramenti, che ho visto in quel locale. Leggere che Carlo da Capalbio pretende di decidere lui che cosa devo fare io il venerdì sera mi dà l'impressione di un uomo che non ha nulla di liberale ma che sogna uno stato etico", affonda Bonifazi.

Che, quindi, sull'argomento conclude: "Sostenere che si debba chiedere al leader politico con chi cenare e con chi no mi sembra assurdo. E pensare che la politica si faccia con il gossip e non con le idee è puro populismo".

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