Tempi difficili per il Movimento 5 Stelle. La resa dei conti tra Giuseppe Conte e Beppe Grillo ha spaccato il mondo pentastellato, destinato a cambiare definitivamente pelle. Le ambizioni delle origini, firmate dallo stesso comico e da Gianroberto Casaleggio, rappresentano un lontano ricordo ormai e per questo "Striscia la notizia" ha consegnato un Tapiro d'oro al figlio del cofondatore Davide Casaleggio: "Penso che anche mio padre sarebbe attapirato. È spiacevole che oggi non si stia parlando del futuro di una formazione politica o dei programmi, ma si discuta solo di mandati e poltrone".
Nel mirino dell'imprenditore c'è Conte, definito ironicamente "un ottimo leader per il Pd". Il riferimento di Casaleggio è alla linea del Movimento sotto la guida dell'autoproclamato avvocato del popolo:"Alla fine, il Pd dovrà fargli una statua per tutti i voti che ha portato via al Movimento 5 Stelle. Penso che quello sia da sempre stato il suo progetto".
Dopo essere soffermato sui rapporti tra Conte e Grillo -"non ricordo un momento in cui sono andati d'accordo" - Casaleggio ha detto la sua sulla diatriba per la proprietà del simbolo del Movimento:"Il simbolo è chiaramente dell'associazione precedente, tant'è che hanno dovuto firmare un contratto per poterlo utilizzare. Se il contratto sarà rescisso, il simbolo tornerà a chi di diritto". Infine, una battuta sulle dichiarazioni che Grillo farà domani sul suo blog alle 11.03: "Sapere cosa vuole dire Beppe è sicuramente impossibile, ma 11.03 indica forse una data".
Non è la prima volta che Casaleggio stronca la gestione Conte.
Recentemente il presidente dell’associazione Rousseau aveva evidenziato che del Movimento fondato dal padre era rimasto soltanto il nome, puntando il dito contro la collezione di insuccessi di Giuseppi: “È rimasta solo la gestione del potere, l'unica cosa di cui si discute sono le regole interne per far contento qualcuno”.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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