
La pace si fa in due. È una vecchia regola della diplomazia. Allo stesso modo, se si vuole attribuire un premio per la pace - soprattutto se consegnato da un'amministrazione comunale - lo si dovrebbe fare nei confronti di entrambe le parti in causa altrimenti significa assumere una posizione e parteggiare per uno dei due attori. Per questo motivo desta scalpore la decisione di concedere venerdì prossimo il “Premio Cesena Città per la Pace 2024” da parte dell’Amministrazione comunale di Cesena e il Centro Pace all’organizzazione palestinese “Youth of Sumud”, “formazione politica di base che resiste al colonialismo israeliano nel nome di una Palestina libera e liberata”. Una decisione ancor più inappropriata poiché arriva a pochi giorni dalla notizia della morte fratellini Bibas consegnati nelle bare dai terroristi di Hamas a Israele. Mentre stanno venendo alla luce verità nascoste per mesi sulle condizioni con cui sono stati imprigionati gli ostaggi, dopo il macabro spettacolo con le bare dei quattro israeliani usate per la propaganda di Hamas, è opportuno attribuire un premio per la pace con la presenza di un’amministrazione comunale senza nemmeno coinvolgere una realtà israeliana?
Come spiega Antonella Celletti, responsabile degli Enti locali della Lega Romagna: “Mentre il mondo civile piange i due bimbi Bibas, ostaggi strangolati dai terroristi di Hamas, con il Pirellone che per ricordo si colora di arancione, come altre città, e l'Argentina dichiara un giorno di lutto nazionale, Cesena affida il 'premio per la pace' a un gruppo di palestinesi antisionisti e antioccidentali? Una vergogna indelebile”.
Spulciando il sito dell’associazione “Youth of Sumud” si legge che “il sionismo è una forma di colonialismo di insediamento” mentre tra i suoi partner compaiono realtà radicali come “Good Shepherd Collective” che pubblicano articoli in cui si inneggia a “l’antisionismo come ideologia decoloniale viene quindi giustamente considerato come liberazione indigena”. Anche alla luce di queste posizioni tutt’altro che pacifiche è lecito chiedersi con quale criterio sia stata scelta l’associazione in questione per ricevere il premio (che sarà consegnato al rappresentante di "Youth of Sumud" Hammoudi Hureini) e, alla cerimonia di premiazione, è prevista anche la partecipazione dell’Ong “Mediterranea” e di “Operazione Colomba”.
Il dubbio è che ci sia una precisa direzione politica e ideologica anche perché in autunno è stato organizzato in città un festival del cinema palestinese con il patrocinio del Comune in
collaborazione con BDS “Movimento Boicottaggio, Disinvestimento e Sanzioni contro Israele”, organizzazione classificata dal parlamento tedesco nel 2019 come “antisemita” e dalla Corte suprema spagnola “discriminatoria verso Israele”.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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