Paolo Signorelli, capo ufficio stampa del ministro dell'Agricoltura e della Sovranità alimentare, Francesco Lollobrigida, ha annunciato l'autosospensione dal proprio incarico all'interno del dicastero. La sua scelta arriva dopo che questa mattina il quotidiano Repubblica ha pubblicato il contenuto di una chat su WhatsApp con Fabrizio Piscitelli, detto Diabolik, capo ultrà della Lazio ucciso nell'agosto del 2019. "Con riferimento a quanto pubblicato su alcuni organi di stampa, tengo a precisare di non ricordare la conversazione in oggetto, che sarebbe avvenuta molti anni anni fa, e che oggi mi ha colto del tutto di sorpresa - scrive in una nota -.Ritengo altresì doveroso sottolineare quanto mai distanti da me, dal mio pensiero e dal mio sentire, siano i gravi contenuti di quella conversazione. In attesa di chiarire la vicenda - conclude - ho comunicato la mia autosospensione, con effetto immediato, dall'incarico di capo ufficio stampa del ministro Lollobrigida". "Per come ho conosciuto Paolo Signorelli in questi due anni, sono certo sia distante anni luce da quanto riportato nella conversazione e confido possa smentirla al più presto", commenta a caldo Lollobrigida.
Questa mattina, una volta resi pubblici i messaggi intercorsi tra Signorelli e Piscitelli, alcuni esponenti delle opposizioni - oltre a richiedere le dimissioni del capo ufficio stampa del ministro dell'Agricoltura - aveva poi scritto direttamente alla presidente della commissione Antimafia, Chiara Colosimo (Fratelli d'Italia). Walter Verini, Debora Serracchiani, Vincenza Rando, Anthony Barbagallo, Franco Mirabelli, Andrea Orlando, Giuseppe Provenzano, Valeria Valente - tutti del Partito Democratico - hanno chiesto alla responsabile della delegazione bicamerale di avviare immediatamente "una istruttoria in ordine alla morte di Fabrizio Piscitelli, noto come Diabolik". Questo perché l'omicidio, ancora oggetto di indagine, starebbe assumendo infatti "i contorni di una vicenda oscura ma che presenta profili che attengono alla criminalità organizzata di stampo mafioso e al terrorismo", concludono i parlamentari del Pd.
Reazioni negative su questo caso mediatico sono arrivate anche da parte dei partiti della maggioranza. Matteo Salvini, affermando che "le chat con gli ultrà della Lazio non sono la mia prima preoccupazione", è altresì netto: "Se uno è antisemita è un cretino".
"Se le frasi riportate sono quelle sarebbero molto gravi", sostiene Gian Marco Centinaio, vicepresidente del Senato della Lega nonché ex ministro delle Politiche Agricole. "Su cosa fare ci deve pensare il ministro. Il ruolo di portavoce è un ruolo fiduciario con il ministro".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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