Che regalo ai gestori dell'azzardo onlinei commenti 2

di Bene, benissimo. Più di genitori, nonni e fratelli maggiori dei minorenni stregati dai videopoker tradizionali, si fregheranno le mani, probabilmente fino ai gomiti, i gestori del gioco d'azzardo online. Già vedono reggimenti di under diciotto darsi battaglia davanti al computer di casa, affannosamente concentrati a combinare doppie coppie e tris, scale e full. Alla faccia di quei (ormai pochi) papà e mamme, che, santa ingenuità, li crederanno chini sui compiti a casa.
Poveri ragazzini. La coca, con l'aggiunta di cola, beninteso, costa sempre di più, essendo zuccherina; le sigarette gli sono vietate, anche se è una bazzecola trovare un maggiorenne pronto a fare rifornimento per gli amici coi pantaloni corti; ora manco una partitina al videopoker. Al bar quindi possono entrare soltanto per le cicche e le cartoline.
Ma devono affrettarsi. Anche per bere un bicchiere di minerale, sempre che non sia gassata. Già, perché i bar che hanno la licenza per i videopoker sono obbligati a un rapido trasferimento. Pena, si presume, salatissime multe e saracinesche abbassate, forse per l'eternità.
Riepilogando: con le nuove disposizioni, i famigerati simil juke-box dell'azzardo non potranno trovarsi a meno di cinquecento metri da scuole e chiese, per la precisione luoghi di culto, secondo la dizione popolare, oltre a centri frequentati dai giovani. E qui sorge il primo dubbio: un centro può essere in periferia? Il secondo: come mai non si fa alcun cenno agli asili? E nemmeno ai nidi? Dimenticanza davvero pericolosa per un esecutivo che guarda alle nuovissime generazioni.
Altro busillis: i metri di distanza si intendono in linea d'aria o calcolando anche gli angoli delle strade? E ancora: il proprietario di un bar, poniamo a 480 metri da un liceo, può spostare l'infernale marchingegno 25 metri più in là, magari sotto una tenda o un ombrellone? E in questo caso è consentito unire l'indispensabile prolunga alle tubature del gas? Sempre che uno voglia muoversi in orizzontale. In verticale basta noleggiare un elicottero, in grado di sostenere il peso, a occhio e croce mica da poco, di una di quelle macchinette fluorescenti.
A Roma, dove ci sono più chiese che semafori, si annuncia un superlavoro per i camion dei traslochi. A proposito: ma questo, benedetto (sia detto senza ironia) provvedimento, è retroattivo? Vale, cioé, per i videopoker in funzione o solo per quelli che funzioneranno in futuro?
Nella seconda ipotesi è più che probabile una sfrenata corsa dei nuovi gestori verso le banlieu. Bar, caffé e tabaccherie spunteranno più in fretta dei funghi sulle montagne, meglio se in luoghi impervi e faticosamente raggiungibili. Stando bene attenti a tenersi a distanza di sicurezza dalle troppe chiesette, perfidamente disseminate fra capre e stambecchi dai più accaniti nemici dell'azzardo.
Aprire un bar, completo di videpoker, lontano dal traffico diventerà in breve l'obbiettivo dei senza lavoro.

Vuoi mettere, che goduria andarsi a prendere un espresso a cinquanta chilometri dallo smog? Innescando così un portentoso effetto volano sull'economia intera, dai trasporti (per chi va in treno) alle calzature (per chi va a piedi). L'unico problema è racimolare i quattrini necessari per le pratiche burocratiche e l'acquisto dei muri. Beh, tutto qui? Semplicissimo. Basta vincerli al videopoker.

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