Elly Schlein ritorna, dopo due mesi dall'ultima occasione al "confine" tra Calabria e Sicilia per portare avanti la propria battaglia contro il ponte sullo Stretto di Messina (e quindi contro il governo) in piena campagna elettorale per le Europee, ma riesce a sbagliare tutto: sia dal punto di vista del merito sia della comunicazione. La segretaria nazionale del Partito Democratico, infatti, decide di mostrare in diretta il suo viaggio in traghetto da Villa San Giovanni fino a Messina per "provare" che l'opera di cui si parla in Italia oramai da cinquant'anni - e sul quale il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, si sta spendendo molto da quando si è insediato l'esecutivo presieduto da Giorgia Meloni - sia inutile. L'indizio è molto semplice: "Ci abbiamo messo appena venti minuti, a dimostrazione del fatto che il Ponte non serve", afferma Schlein durante la traversata.
La leader dem, capolista nella circoscrizione "Isole" l'8 e il 9 giugno, prosegue con il solito refrain sul fatto che il Ponte sia un'opera "anacronistica, inutile e dannosa". Ha deciso così di imbarcarsi in compagnia del suo staff ed è salita sul ponte più alto della nave per fare una diretta social del "breve" viaggio, analizzando il progetto della grande infrastruttura il cui avvio dei lavori è previsto tra la fine del 2024 e l'inizio del 2025. "Vogliamo fermarci ad ascoltare dalla voce della gente - sottolinea - quello che serve davvero alla Sicilia e ai siciliani". Quindi: sanità pubblica, scuole, ferrovie e autostrade. "Ci sono siciliani costretti a convivere con vere e proprie incompiute da decine e decine di anni. Ma mi vorrei concentrare anche sull'emergenza abitativa - prosegue Schlein - un problema che riguarda l'Italia intera. E poi sulla siccità: un dramma che non può essere sottovalutato". Ecco perché la sinistra vorrà continuare "a far sentire la nostra voce e non ci fermeremo. Nonostante qualcuno adesso a quanto pare, voglia addirittura inasprire le pene per chi manifesta contro le grandi opere".
Uno show mediatico che non è per nulla piaciuto a Nino Germanà, senatore della Lega che proprio ieri aveva annunciato un esposto nei confronti del leader dei Verdi, Angelo Bonelli, a causa la diffusione di una serie di "falsità" nei confronti di un'opera che invece avrebbe un grande valore strategico. Ora il parlamentare del Carroccio attacca la segretaria del Pd sul concetto di "viaggio estremamente breve" per descrivere la traversata dello Stretto sulla nave. "O Elly Schlein si è confusa e ha preso un deltaplano o le si è rotto l'orologio o è salita a bordo di una nave Disneyland - ha scritto in una nota Germanà -. Non trovo altra spiegazione alle dichiarazioni della segretaria nazionale del Pd che definisce estremamente breve la traversata dello Stretto sulla nave".
Il senatore leghista non accetta per niente il discorso dell'ex eurodeputata e rincara la dose, spiegando esattamente cosa c'è che non va nelle sue parole: ovvero che i cittadini siciliani adesso sono costantemente costretti a impiegare anche dodici ore di "odissea" prima di ritornare a casa. "Se la sua è stata una battuta, non ha fatto ridere milioni di cittadini che, per raggiungere la Sicilia patiscono file, attese di ore e non hanno il tempo di godersi il paesaggio perché devono percorrere a piedi, con bagagli e borsoni, la strada per raggiungere il traghetto". Il tutto sperando di arrivare in tempo e "non rischiare di aspettare sulla riva altri 45 minuti".
Senza contare il fatto, d'estate e sotto le feste, se ne va via ulteriore tempo tra code chilometriche e tutte le procedure di imbarco e sbarco. "Invece di parlare come una turista che si fa i selfie sullo Stretto - conclude Germanà - chieda scusa alle tante persone che da anni sopportano enormi disagi".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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