Migranti, cittadinanza onoraria alle Ong: il blitz della giunta ultrà dell'accoglienza

Fa discutere il piano del Comune di Trapani, su iniziativa del sindaco, di voler conferire la cittadinanza onoraria alle Ong Jugend Rettet (Juventa), Save the Children e Medici senza Frontiere (Geo Barents)

Migranti, cittadinanza onoraria alle Ong: il blitz della giunta ultrà dell'accoglienza
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Mentre a Palermo si celebra il processo contro Matteo Salvini per il caso della Ong spagnola Open Arms, a Trapani il Comune si prepara a consegnare la cittadinanza onoraria agli equipaggi di altre tre organizzazioni non governative. Lo scorso luglio, il sindaco aveva messo all'ordine del giorno la delibera per il conferimento alla Jugend Rettet (Iuventa), Save the Children e Medici senza Frontiere (Geo Barents). Il premio, si legge nella proposta di delibera, è figlio della sentenza di non luogo a procedere per le suddette organizzazioni accusate di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina e di aver collaborato con i trafficanti di esseri umani per le loro attività di soccorso nel Mediterraneo centrale.

I membri delle organizzazioni, viene spiegato nella proposta di delibera, dovrebbero rappresentare, con la loro vita e il loro vissuto, un esempio per il nostro Paese, per le generazioni presenti e future. Questa attribuzione d'onore alle Ong avrebbe come scopo anche quello di essere una sorta di monito perché tutti gli enti governativi dovrebbero tenere sempre alta la guardia davanti all'odio razziale ma anche agli atteggiamenti di contrasto all'immigrazione clandestina. Come se criticare l'ingresso illegale nel Paese sia un reato, nella delibera viene anche scritto che gli equipaggi delle Ong sono figure fondamentali. Una giustificazione politica e ideologica che si inserisce in un contesto ben preciso, proprio nei giorni in cui viene chiesto l'arresto per un ministro della Repubblica, colpevole di aver fatto il suo dovere davanti ai suoi cittadini.

Nel mondo delle contraddizioni di questo Paese, sempre meno incline alla propria tutela e, quindi, sopravvivenza, si è alzata la voce di Sara Kelany, deputato di Fratelli d’Italia e responsabile del dipartimento Immigrazione del partito, che sottolinea l'assurdità di questa iniziativa del sindaco. "Le Ong sono organizzazioni private, finanziate da privati, che tra i loro scopi affermano espressamente di voler influenzare le nostre politiche migratorie", ha voluto ricordare l'onorevole.

Kelany, inoltre, mette l'accento anche sui contenuti della proposta di delibera, che "sembra un manifesto politico sull’immigrazionismo spinto", dove "si esclude a priori il coinvolgimento di tutte le Ong in ipotesi di favoreggiamento all’immigrazione clandestina". Infine, l'onorevole sposta il focus sul sindaco, perché "che un sindaco usi questi argomenti strumentalmente e come viatico per ottenere visibilità politica è quanto di più squallido possa esistere".

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