Il passato non può essere dimenticato con un click. Anzi, con quel clic possono essere riportati alla luce i ricordi di un passato che sembra lontano ma che in realtà ha un impatto sull'attualità. Il web è un fortino, un archivio da cui attingere vecchie decisioni e rivangarle al momento opportuno. È quanto sta accadendo per la tragedia di Ischia, su cui Matteo Renzi aveva avvertito chiaramente l'allora presidente del Consiglio Giuseppe Conte in tempi non sospetti: "Di abusivismo si muore".
Quando Renzi avvertì Conte
Sui social sono spuntati diversi video in cui l'ex sindaco di Firenze metteva in guardia sui provvedimenti che il governo gialloverde si apprestava a mettere nero su bianco. Il 14 novembre 2018 Renzi, intercettato dai microfoni di Tagadà su La7, era stato molto chiaro: "Il condono è una schifezza, è una vergogna totale". E, al di là delle opinioni dei singoli partiti, aveva lanciato un allarme: "Di abusivismo si muore. È molto grave, per la prima volta dopo tanti anni l'Italia torna a fare un condono edilizio. È una cosa che disintegra la vita delle persone. Chi sceglie il condono oggi si mette dalla parte dell'illegalità".
Davanti al disastro di Ischia le dichiarazioni di Conte oggi su Rai3 sono farneticanti. Ha fatto un condono a Ischia, ha chiuso l’Unità di missione sul dissesto e non si vergogna? Eppure 4 anni fa glielo avevamo detto pic.twitter.com/uHjbPUF9Xk
— Matteo Renzi (@matteorenzi) November 27, 2022
Il giorno dopo, il 15 novembre 2018, era intervenuto al Senato in occasione delle dichiarazioni di voto per il decreto Genova. Anche in questo caso non le aveva mandate a dire: "Ci avete messo dentro Ischia. Avremmo votato a favore se soltanto non vi fossero stati due articoli". Tra questi c'era l'articolo 25: "L'abusivismo uccide. Non si può continuare a dare la colpa all'ambientalismo da salotto se si costruiscono case abusive e se si muore. Con il condono si cancella la parola onestà e la legalità e si dà una chance a chi vive di abusivismo".
Ecco perché in queste ore Matteo Renzi è andato all'attacco, rivendicando le sue parole rivolte all'allora primo ministro. Da qui la dura stoccata all'indirizzo dell'attuale presidente del Movimento 5 Stelle con cui si delinea un botta e risposta aspro: "Il disastro di Ischia richiama anche le folli scelte del 2018 su condono e unità di missione".
Il condono per Ischia
Renzi aveva espressamente chiesto di cancellare l'articolo 25. Giuseppe Conte ha già messo le mani avanti: "Non era affatto un condono". In realtà basta andare sul sito della Gazzetta Ufficiale e risalire al decreto legge 28 settembre 2018 contenente disposizioni urgenti per la città di Genova, la sicurezza della rete nazionale delle infrastrutture e dei trasporti, gli eventi sismici del 2016 e 2017, il lavoro e le altre emergenze.
L'articolo 25 fa parte del Capo III per interventi nei territori dei Comuni di Casamicciola Terme, Forio, Lacco Ameno dell'Isola di Ischia interessati dagli eventi sismici verificatisi il giorno 21 agosto 2017. Recita "definizione delle procedure di condono". Sul sito di Legambiente sono riportati alcuni dati che parlano chiaro: "Arriva a 27.000 il numero delle pratiche di condono presentate in occasione delle tre leggi nazionali.
E dopo il Decreto Genova del 2018, contenente un condono per la ricostruzione post terremoto di Ischia, il numero di fabbricati danneggiati che hanno fatto richiesta di sanatoria sono ad oggi circa 1000". Chissà che fine ha fatto l'onestà tanto sbandierata dai 5 Stelle.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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