Consegnati i centri in Albania: in pochi giorni l'arrivo dei primi migranti

Terminati i collaudi, dalla prossima settimana i primi migranti arriveranno nei centri in Albania che l'Italia ha costruito per delocalizzare le pratiche di asilo

Consegnati i centri in Albania: in pochi giorni l'arrivo dei primi migranti
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Come aveva annuncito alcune settimane fa il governo, i centri per migranti in Albania sono terminati. A quanto si apprende da fonti dell'esecutivo, il sito di Gjader è stato consegnato ieri per i collaudi, mentre l'hot spot di Schengjin era già pronto. I due centri saranno operativi già dalla prossima settimana, quando inizieranno ad arrivare anche i primi migranti. Tutti gli occhi dell'Europa sono puntati sul progetto italiano, da molti considerato come un modello valido da copiare per tutta l'Unione europea per provare a risolvere il problema dei migranti irregolari, di cui tutti i Paesi ormai si lamentano.

"Non c'è ancora una proposta concreta, ma è possibile guardare ad esempio all'accordo tra Albania e Italia. Quello di cui abbiamo bisogno ora è avere più dettagli, la scelta della sede è un aspetto ma ce ne sono altri", ha dichiarato il ministro per le Migrazioni svedese, Johan Forssell, all'arrivo alla riunione del Consiglio Affari interni a Lussemburgo convocata proprio per discutere la proposta dei "return hubs", i centri di trasferimento dei migranti al di fuori dell'Ue. "È il momento di affrontare queste discussioni sulle soluzioni innovative in maniera più concreta, per capire se sono possibili da applicare o no", ha aggiunto Forssell. Una posizione condivisa anche dal ministro dell'Interno Bruno Retailleau, che per arginare i flussi migratori "non esclude alcuna soluzione a priori".

Retailleau ha poi aggiunto una cosa, replicando alle proposte di Italia e Ungheria: "Non dobbiamo escludere alcuna soluzione a priori, bisogna utilizzare tutte le soluzioni innovative". Il ministro ha però chiarito che tale misura non può applicarsi ai "richiedenti asilo" in Francia, nel rispetto "dell'ordine costituzionale".

Il progetto italiano in Albania, che si evolverà man mano che arriveranno i migranti e si effettueranno i possibili miglioramenti, potrebbe essere il punto di partenza per un progetto di respiro europeo e comunitario, così come chiesto dai 15 Paesi Ue che hanno inviato una lettera alla Commissione chiedendo di valutare l'ipotesti e di formulare una proposta sulla linea del patto Italia-Albania.

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