I punti chiave
Pronti al sostegno nei momenti più difficili, entusiasti di fornire punti di vista e consigli personali in vista di importanti decisioni. I fedelissimi di Silvio Berlusconi hanno sempre risposto "presente" nelle occasioni di necessità, svolgendo un ruolo di assoluto rilievo nella sua vita professionale e politica. È larghissima la rete degli estimatori del Cav, che in particolar modo ha potuto contare sempre sulla presenza di amici e parlamentari perennemente al suo fianco.
Gianni Letta
Spesso il "tessitore" è stato utile, chiamato in causa in circostanze assai complesse: Gianni Letta, la trama sapiente che ha agito con la sua ottima diplomazia grazie anche ai pilastri di fedeltà e affetto personale alla base del rapporto con Berlusconi. La sua carriera per certi aspetti è legata anche a quella del Cav. Il 9 luglio 1987 diventa vicepresidente nazionale e direttore dell'ufficio di Roma del settore comunicazioni del gruppo Fininvest.
Nel 1994 il Polo delle Libertà trionfa alle elezioni politiche e Berlusconi, in occasione della formazione del governo, lo propone come sottosegretario di Stato alla presidenza del Consiglio dei ministri. Un incarico che poi ricopre pure nel quinquennio dei governi Berlusconi II e III.
Nella corsa al Quirinale del 2006 Letta raccoglie 369 voti al primo scrutinio, ma non riesce a raggiungere il quorum di due terzi dell'assemblea per diventare presidente della Repubblica. Nel 2014 Letta è tra i fautori del Patto del Nazareno, l'accordo politico siglato con Matteo Renzi per portare avanti una serie di riforme per l'Italia.
Fedele Confalonieri
Uniti dalla passione per la musica e da una profonda amicizia dall'adolescenza. Fedele Confalonieri conosce Berlusconi all'età di 12 anni, condividendo con lui anche il periodo del liceo classico dell'Istituto Salesiano S. Ambrogio e dell'università. L'amicizia tra i due porta Confalonieri a seguire il Cav anche nell'avventura televisiva: tra le altre cose ricopre anche ruoli di responsabilità nelle aziende del Biscione, come ad esempio quello di presidente di Mediaset.
Niccolò Ghedini
Non può non essere citato Niccolò Ghedini, per molti anni avvocato personale di Berlusconi e che può essere considerato l'uomo delle battaglie per salvare la giustizia. Negli anni diventa praticamente una presenza fissa nelle aule dei processi a Berlusconi, finito al centro di un assedio giudiziario.
Dal processo Mondadori al Rubygate passando per il caso Squillante, il legale si fa sempre trovare sul pezzo senza perdere un colpo. Non solo: nel 2001 viene eletto alla Camera dei deputati nelle file di Forza Italia, muovendosi dietro le quinte come suggeritore delle linee. Ad esempio fin da subito mostra prudenza e perplessità sulla legge Severino, visto come rischio per il potenziale affossamento del ruolo politico di Berlusconi.
Adriano Galliani
Nell'ambito sport spicca un fedelissimo noto a tutti: Adriano Galliani. Il suo ruolo in Telemontecarlo lo porta all'amicizia e alla collaborazione con Silvio Berlusconi, allora proprietario di Telemilano.
Nei 31 anni ai vertici del Milan conquista in totale 29 trofei, condividendo con il Cav una magnifica esperienza in rossonero. Le strade si incrociano di nuovo nel 2018: Silvio Berlusconi diventa proprietario del Monza e Galliani ricopre il ruolo di amministratore delegato.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.