"Bonus a pioggia, rischio default”. Il Cav spiega il superbonus

Con un post sui social, Silvio Berlusconi ha spiegato in poche e semplici parole la ratio del governo in merito all'ultimo intervento sul Superbonus

"Bonus a pioggia, rischio default”. Il Cav spiega il superbonus

Il superbonus sta agitando le acque della politica. A cercare di mediare e di riportare tutti alla tranquillità ci ha pensato Silvio Berlusconi, che con un post condiviso sui social ha spiegato la ratio del provvedimento adottato dal governo per lo stop della cessione del credito e dello sconto in fattura. Prima di essere un politico di primo piano in Italia e nel mondo, oltre che un capo di governo stimato per tantissimi anni, il Cavaliere è stato un imprenditore del mondo edile, un costruttore. Ha sempre rivendicato con orgoglio il suo passato e, proprio in forza di quel background, oggi ha condiviso un post in cui racconta la nascita della decisione.

"In merito alla questione del Superbonus, che sta creando agitazione tra le categorie ed ha provocato reazioni anche da parte dei nostri gruppi parlamentari, voglio ricordare che si tratta di una misura adottata dal governo Conte, il governo degli indistinti bonus a pioggia, soggetti a continue modifiche ed interpretazioni", ha premesso Berlusconi, sottolineando come ci fossero delle falle di base nel provvedimento che lo rendevano di fatto poco sostenibile e adeguato per essere portato avanti ancora a lungo. Le modifiche e le interpretazioni così vulnerabili, spiega il Cavaliere, "hanno provocato un clima di costante incertezza per le imprese interessate".

Aziende incerte non lavorano nelle condizioni ideali e non possono operare al pieno delle loro forze come volano per l'economia del Paese. Nel suo post, il presidente di Forza Italia offre il suo personale punto di vista sulla questione, da uomo di Stato e di economia. Secondo Berlusconi, infatti, è "giustificato e forse inevitabile il percorso del Governo per evitare danni al bilancio dello Stato, che potrebbero addirittura portarci a una situazione di default". Una previsione che l'esecutivo di Giorgia Meloni vuole a tutti i costi scongiurare con questa modifica. Ovviamente, tutto ora dovrà passare per le due camere del parlamento, che discuteranno la questione, come prassi nell'ordinamento italiano.

Ed è proprio questa la riflessione che fa Silvio Berlusconi al termine del suo intervento social: "Il parlamento sovrano discuterà il decreto, e, nei tempi richiesti, ove lo ritenesse opportuno, potrà apportare utili modifiche".

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