Dopo un'estate militante tutt'altro che positiva, Elly Schlein ha riportato il Pd in piazza. Dem (ma non solo) riuniti in Piazza del Popolo a Roma contro il governo guidato da Giorgia Meloni e per l'alternativa, e perché no anche per la pace. Secondo fonti del partito - tutte da verificare - 50mila persone riunite alla corte della Schlein, che ha potuto contare sul sostegno di altri partiti dell'opposizione: Movimento 5 Stelle e alleanza Verdi-Sinistra. Tra dubbi e contraddizioni, non è mancato un accenno al ritorno di fiamma giallorosso: "Sì al dialogo", la conferma di Giuseppi. Un'unica certezza: la chiusura sulle note di "Bella ciao" nella versione di Emir Kusturica.
Personalità della società civile sul palco nel corso della manifestazione, con Bonaccini e Schlein tra le poche eccezioni eccezioni. La segretaria Pd ha provato a intestarsi la leadership della cordata anti-Meloni: "Una piazza meravigliosa. Guardate che partecipazione, l'alternativa è qui intorno a noi". Dalla riforma sul premierato all'accordo siglato con l'Albania, Schlein ha stigmatizzato la linea dell'esecutivo di destra. Per il resto sempre la solita solfa: dai diritti delle minoranze al salario minimo, nulla di nuovo. Ma è stato un ospite ad attirare l'interesse di media e manifestanti: parliamo di Conte.
Presente in Piazza del Popolo insieme a una delegazione grillina, Conte ha aperto con convinzione all'asse giallorosso, rubando di fatto la scena alla Schlein."Io sono per il campo giusto e non per il campo largo. Siamo oggi qui per confermare il dialogo che abbiamo già avviato col Pd e per confermare tutto il nostro dissenso, forte, alle politiche del governo, a partire dalla manovra, che è una sciagura per il Paese. Nulla di nulla, solo mortificazioni", le parole dell'autoproclamato avvocato del popolo. Dopo mesi di voci e smentite, una presa di posizione netta: sì all'accozzaglia giallorossa, sostenuta ovviamente anche dall'immancabile tandem Bonelli-Fratoianni.
Nonostante il monito della stessa Schlein, in Piazza del Popolo non sono mancati i segnali anti-Israele. Due bandiere della Palestina hanno iniziato a sventolare nel corso della manifestazione: gli stendardi sono stati fatti entrare nonostante il tentativo di impedirlo da parte del servizio di sicurezza.
Prima degli interventi più attesi e dopo un'improvvisata ballata di liscio, un gruppo di manifestanti ha scandito il coro: "Basta razzismo, basta guerra". La delegazione del Movimento migranti rifugiati Caserta ha inoltre esposto dei cartelli chiedendo "Permesso di soggiorno per tutti" e "Stop bombing Gaza", riporta il Corriere.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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