Il contrordine dei "cittadini": grillini ospiti di mamma Rai

Il candidato alla Vigilanza, Roberto Fico, debutta dalla Annunziata dopo il corso di comunicazione. "L'editto di Grillo contro la Gabanelli? Non accadrà nulla"

Il contrordine dei "cittadini": grillini ospiti di mamma Rai

Roma - Piovono «stelle» nelle trasmissioni Rai. Dopo essersi confrontati con l'impietosa realtà del risultato delle amministrative, i grillini decidono di scendere a patti con gli odiati studi televisivi e di correggere il tiro della loro strategia comunicativa. Lo fanno scegliendo di schierare nella trasmissione In 1/2 ora di Lucia Annunziata, il parlamentare e candidato alla presidenza della Vigilanza Rai, Roberto Fico. Un segnale chiaro che il tempo delle demonizzazioni e dei divieti più o meno assoluti è scaduto. Piuttosto bisogna sfatare i tabù e scendere in campo sui terreni più tradizionali, facendo risuonare il più classico «contrordine compagni», anche se in questo caso pentastellati.

Una svolta preparata con tanto di «allenamento», visto che lo stesso Fico era stato tra i parlamentari «convocati» da parte di Beppe Grillo per un corso di comunicazione tv a Milano con Gianroberto Casaleggio. Un corso che aveva provocato qualche malumore per un invito esteso soltanto a pochi eletti. In ogni caso, al netto di qualche mal di pancia, i grillini sono decisi a tentare di riconquistare la scena. È lo stesso Fico a spiegare le motivazioni: «Noi non ci siamo mai sottratti alla tv, abbiamo soltanto disertato i talk show. Vogliamo far arrivare ai nostri cittadini le nostre proposte». Ma chi prima aveva provato ad apparire in tv è stato espulso, ribatte l'Annunziata. «Chi non si trova nel percorso deve trarne le conseguenze». Quindi ci sono in vista altre espulsioni? «No. Abbiamo dibattiti aspri, ma si tratta comunque di discussioni costruttive».

«Non ci sono regole di comunicazione, ci sono indicazioni. Cerchiamo di andare in trasmissioni dove escano fuori i contenuti. In una discussione a due possono uscire i contenuti», spiega Fico. Sull'anatema di Grillo contro Floris e Gabanelli, Fico cerca di minimizzare: «Noi non vogliamo giornalisti amici ma che agiscano nel merito delle cose e non devono essere giornalisti in odore di lottizzazione». Tuttavia il «no» a Ballarò resiste «perché quel tipo di format non mi piace». Sulla Gabanelli il giudizio non cambia: «Il suo servizio mi è dispiaciuto, poteva alzare il telefono e chiedere dati e li avrebbe avuti». Per quanto riguarda lo scontro con l'ex candidato per il Quirinale, Stefano Rodotà, Fico spiega: «Il M5S non è un movimento di sinistra bensì totalmente trasversale. Mi spiace molto che Rodotà invece di alzare il telefono e parlare delle informazioni che aveva avuto da chissà chi su situazioni interne al movimento abbia rilasciato un'intervista. Ma non credo che i parlamentari abbiano perso stima verso di lui». In ogni caso, lo stesso Rodotà decide di replicare. «Ho letto che avrei intenzione di spaccare M5S: le intenzioni non sono quelle, un processo alle intenzioni non è opportuno soprattutto se non sono quelle le intenzioni. E comunque non sono stato in un freezer». In serata, però, ad attizzare il fuoco delle polemiche su nuovi fronti ci pensa lo stesso Grillo, in un comizio a Marina di Ragusa. «Ho fatto la Tv per 40 anni, la tv fa male non per quello che viene detto ma per quello che si vede.

Noi non andremo in tv, noi la occuperemo». Infine una stoccata al Capo dello Stato. «Napolitano, fatti in esame di coscienza: andavi da Roma a Bruxelles con un volo da 66 euro e te ne facevi rimborsare 800. Non hai infranto la legge, ma l'etica sì».

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