Coppia di pensionati massacrata in casa Caccia all'assassino

A trovarli ieri mattina è stata una delle figlie. La prima ipotesi è quella della rapina finita male

Un borgo di nemmeno quattromila abitanti, il «paese color biscotto» incastonato su una delle dolci colline marchigiane non lontano da Macerata. Proprio qui, uno di quei luoghi dove la vita sembra trascorrere lenta e serena, dove spesso le porte di casa restano aperte, da ieri regna lo sgomento e la paura. Due anziani coniugi, due contadini, sono stati massacrati nella loro casa colonica. Ci hanno messo qualche ora di troppo, tempo prezioso per l'assassino, o quanti essi siano, i carabinieri prima di decidere che no, non si era trattato di un omicidio suicidio.

Paolo Marconi, 83 anni, malato di Alzheimer, e la moglie Ada Cerquetti, di 73, erano ex agricoltori, vivevano da tranquilli pensionati nella loro casa di campagna in contrada Fonte Janni. Qualcuno li ha uccisi a coltellate, forse colpiti anche con un bastone (trovato nell'appartamento), nella notte tra sabato e domenica. Il cadavere della donna, trovato ieri mattina da una delle figlie, era a terra in una pozza di sangue, mentre quello dell'uomo sembra fosse più vicino alla porta d'ingresso, forse dove ha sorpreso i malviventi o forse soltanto l'ultimo varco per un disperato tentativo di fuga.

Vien subito da pensare ai soliti balordi, senza faccia e senza razza, disposti a tutto per pochi spiccioli, per qualche manciata d'argenteria e a una pensione nascosta sotto il cuscino. Insomma la primi ipotesi, forse anche la più agghiaggiante: quella della rapina finita male. Come a Lignano.

Si respirava un'aria diversa questo week-end a Montelupone dove centinaia di camperisti erano arrivati per la quinta edizione della Festa Nazionale del Pleinair, un appuntamento che coinvolge alcuni dei comuni insigniti dal Touring Club Italiano della Bandiera Arancione.

Per loro era stata allestita un'area attrezzata di via Manzoni, persino un iter turistico da seguire per conoscere il paese, i suoi monumenti, le sue tradizioni, per gustarne le eccellenze enogastronomiche. Insomma facce nuove, in uno gli ultimi giorni di tepore prima del vero autunno.

Sul luogo del duplice delitto è arrivato anche il Racis di Roma e i Ris, alla luce di fotoelettriche e luminol hanno trascorso buona parte della notte tra casa e dintorni.

Mentre in paese venivano ascoltanti parenti, amici e possibili, anche se forse ignari, testimoni.

Intanto è scattata una vera e propria caccia all'uomo, come di solito si fa in questi casi: posti blocco, controlli incrociati, verifiche sui «cattivi» della zona.


Carabinieri e vigili del fuoco hanno effettuato ricerche un po' dappertutto alla ricerca di qualche traccia, nella speranza magari di trovare le armi usate nel massacro, chissà anche qualche indumento di cui gli assassini potrebbero essersi disfatti. L'inchiesta è affidata al pm della procura di Macerata, Andrea Belli.

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