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"Buffone". "Che acquisto". Sulla ex Iena nel Pd si scatena il putiferio social

La base dem si scatena: "Di buffoni ce ne sono già abbastanza". L'arrivo dell'ex Iena divide anche il partito. Nardella: "No a rancore". Fassino: "Chieda scusa"

"Buffone". "Che acquisto". Sulla ex Iena nel Pd si scatena il putiferio social

Neanche il tempo di dare la comunicazione ufficiale e sui social scoppia il putiferio per l'ingresso di Dino Giarrusso nel Pd. La base dem ha accolto con grande irritazione l'arrivo dell'ex esponente del Movimento 5 Stelle, visto che in passato si era scagliato duramente contro il Partito democratico. Ora è arrivata la retromarcia: l'ex Iena alla fine ha deciso di cambiare casacca, raccogliendo però reazioni assai contrariate sui social. Di conseguenza anche la galassia del Pd si è spaccata in tempo zero.

Giarrusso passa al Pd: bufera sui social

Non sono tardate ad arrivare le prese di posizione da parte degli utenti sul web. In particolar modo saltano all'occhio le sentenze negative di chi si è detto stupito da come i dem abbiano potuto accogliere tra le proprie braccia Giarrusso. Non mancano le considerazioni al veleno: "Spero che nessuno lo prenda sul serio, di buffoni ce ne sono già abbastanza. Quale sarebbe il valore aggiunto di cui è portatore, oltre al suo unico voto?"; "Ma 'no grazie' non si poteva dire, vero?"; "Ex Iena ed ex M5S, ma ha anche dei difetti".

Su Twitter e su Facebook si registra una valanga di critiche. Non poteva che essere così: come è possibile tendere la mano a un esponente politico che fino a poco tempo fa interpretava il ruolo di antagonista della casta, della vecchia politica e dei soliti partiti? E infatti piovono commenti da elettori evidentemente sconcertati: "Agghiacciante"; "Questo è troppo"; "Che acquisto..."; "Spero sia un brutto scherzo"; "Io mi chiedo come si faccia ad avere il coraggio. Da entrambe le parti".

La giravolta di Giarrusso non è stata perdonata dal web: gli utenti hanno ripescato dichiarazioni invecchiate male per rinfacciargli l'evidente incoerenza, ma anche per ammonire il Partito democratico. Infatti, tra rabbia e ironia, i vertici del Pd non sono stati esentati: "Pd, se rimane un minimo di dignità e senso di identità, bloccatelo. Non accettatelo. Fate qualcosa. Altrimenti è veramente aspirare all'autodistruzione"; "Se questo è il nuovo Pd meglio il vecchio..."; "Lo avrà mandato la Schlein"; "Spero che sia una pagliacciata di questo squallido personaggio e che gli diate un calcio quando si presenta alla porta".

Il Partito democratico è spaccato

I social hanno scattato una fotografia chiarissima: la base dem è infuriata, compatta nel giudicare incomprensibile l'ingresso dell'ex grillino. A dividersi sono invece gli esponenti politici del Pd. Da una parte c'è chi invita a seppellire l'ascia di guerra. È il caso di Dario Nardella, sindaco di Firenze: "Noi non vogliamo vivere di rancore e se c'è una persona che ci ha attaccato per anni, senza sosta che poi viene qui da noi, la vittoria è di chi si chiama democratico ed è disposto a dialogare".

Dall'altra parte c'è invece chi non ha mandato giù le esternazioni passate di Giarrusso. Ad esempio Piero Fassino ha ricordato gli attacchi contro Roberta Pinotti, allora ministro della Difesa: "Aveva detto che lei aveva le mani lorde di sangue. Dovrebbe chiedere scusa. Prima di iscriversi al Pd o di venire nel Pd dovrebbe chiarirsi le idee e su questo ci aspettiamo delle scuse".

Non ha rinunciato al tono polemico neanche Peppe Provenzano, vicesegretario del Partito democratico: "E meno male che si doveva andare in cerca di elettori perduti... Lo dico senza polemica. Magari Bonaccini è consigliato male...".

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