Cottarelli scopre le tasse: "L'80% della mia pensione va nelle casse dello Stato"

Il commissario per la spending review: "Altro che superstipendio. prendo 2mila euro al mese"

Cottarelli scopre le tasse: "L'80% della mia pensione va nelle casse dello Stato"

"Chi scrive a proposito del costo del Commissario per lo Stato, dovrebbe stimare che il mio lavoro costa alla Repubblica Italiana circa 28.500 euro l’anno". Dopo aver dichiarato di percepire quasi 260mila euro lordi, Carlo Cottarelli si sfoga sul suo blog e replica (ancora) a chi lo accusa di prendere troppo.

Questa volta il commissario per la spending review si fa i conti in tasca e pubblica "tutte le informazioni riguardanti il mio stato patrimoniale e il mio reddito, scegliendo come riferimento le norme rigorose che riguardano i componenti degli organi di indirizzo politico, pur non essendo annoverabile nella categoria". Tra gli immobili posseduti da Cottarelli spunta una casa a Washington del valore di 850 mila dollari e una a Cremona da 250 mila euro, entrambe in comproprietà con la moglie. Poi si contano un milione e 800mila euro di investimenti nel Fondo Azimut, 220mila di pensione percepita dal Fmi.

Poi c'è lo stipendio da commissario: 258 mila euro lordi. Quest'ultimo, precisa, si traduce in circa 140 mila netti ("380 euro al giorno"). A cui bisogna togliere le tasse, visto che lavorando in Italia la pensione dell'Fmi è assoggettata al fisco italiano, che prevede un'aliquota del 46,23%. "Le tasse che pago in Italia sulla pensione del Fmi coprono più dell’80% del compenso che ricevo per il lavoro di commissario (115 mila euro di tasse contro 140 mila di retribuzione netta)", scrive, "il mio lavoro di Commissario costa alla Repubblica Italiana circa 28.500 euro l’anno.

Se, come da me proposto, si riducessero i compensi per i dirigenti pubblici, troverei giusto che la stessa riduzione si applicasse alla mia retribuzione, anche se, formalmente, il ruolo di Commissario non è equiparato a quello di un dirigente pubblico".

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