Delrio avverte i ministri: "Chi non taglia, va a casa"

Sulla spending review il sottosegretario alla presidenza del Consiglio è perentorio: "Chi fallisce dovrà andarsene"

Delrio avverte i ministri: "Chi non taglia, va a casa"

Chi non taglia, paga. Col posto. La spending review è il pilastro più importante per il taglio delle tasse, visto che impegnerà 32 miliardi in tre anni e "li sposterà dalla spesa improduttiva agli investimenti per la crescita e l’occupazione". Con questa posta in palio non sono più ammesse giustificazioni, non solo per il premier, ma soprattutto per i titolari dei dicasteri. "I ministri e gli alti dirigenti dei ministeri saranno giudicati in base alle loro performance. Chi a fine anno non avrà portato a casa il risultato, dovrà andarsene", ha affermato in una intervista a Repubblica, il sottosegretario Graziano Delrio.

Che poi ha aggiunto: "Nella riunione con gli altri ministri ho messo in chiaro che abbiamo portato la spending review a Palazzo Chigi perché quelli indicati non saranno obiettivi facoltativi, chi non funziona va via". Sull'incontro di oggi del premier Matteo Renzi con Angela Merkel Delrio ha spiegato: "L’obiettivo del vertice di Berlino con Merkel non è baciare la pantofola ma convincere i nostri amici che bisogna riflettere insieme sul significato del rapporto Deficit/Pil, sapendo che l’Italia resterà comunque al di sotto del 3 per cento.

Noi ci apprestiamo a varare 32 miliardi di tagli alla spesa corrente e assicuriamo che la curva del debito scenderà, oggi Renzi a Merkel dirà che abbiamo i conti in ordine, che stiamo risolvendo la questione dei debiti della pubblica amministrazione, che stiamo facendo le riforme. Siamo nella condizione della Germania di qualche anno fa, alla vigilia del piano di importanti riforme immaginato da Gerhard Schroeder".

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