Nella vita di coppia l’infedeltà è una sciagura, ma anche il noioso tran tran relazionale non scherza... Il dibattito avviato ieri sul nostro Giornale dalla lettera di Osvaldo A. ha entusiasmato i lettori, che ci hanno scritto a loro volta decine di lettere. C’è chi giudica le corna come il peggiore dei mali e chi invece vede nel «grigiore» di coppia la vera tomba dell’amore. Il dibattito continua anche oggi. Le email inviate al nostro sito verranno pubblicate anche domani sull’edizione cartacea del Giornale.
Ma per l’adrenalina vale la pena rischiare?
Buon pomeriggio, stamani insieme al mio consueto caffè ho letto l'articolo pubblicato sul vostro quotidiano. Lo trovo una descrizione realistica e drammatica dei rapporti di coppia dei nostri giorni. Ho un folto gruppo di amici, con cui spesso mi confronto e ognuno di noi, nel proprio piccolo, soffre dei 'disturbi di coppia' che vengono così ben descritti in quelle righe. Perché non si riesce a reggere un rapporto per così dire normale, fatto di piccole cose e di quotidianità senza ritrovarsi a sognare e a attuare trasgressioni ed evasioni? Qual è la ricetta per portare avanti la coppia senza ricorrere a vie di fuga al limite del tollerabile e ritrovarsi immancabilmente con un pugno di mosche in mano? La mia personale esperienza mi ha portato a credere che tra uomo e donna non ci sia modo di trovare un compromesso, perché è proprio di compromessi che si tratta. Inutile nascondersi dietro un dito! Il grande amore e la passione svaniscono dopo un annetto di convivenza, al massimo due nei casi più fortunati. Però, secondo logica, passato questo periodo idilliaco iniziale, si dovrebbe essere creata una situazione di intimità, rispetto, stima e quant'altro, che dovrebbe agire da deterrente allo svolazzare di fiore in fiore come api impazzite. Siamo obiettivi, anche con l'eventuale nuova conquista l'iter sarebbe il medesimo! Sono la prima che adora la sensazione dell'adrenalina che sale al solo pensiero di poter evadere dal consueto quotidiano. Però sono anche la prima che si domanda se ne vale veramente la pena. Sul momento, la novità sembra bellissima e senza difetti ma, dopo poco, non diventa anche quella parte della routine? Io non so proprio trovare una soluzione, soprattutto data la mia situazione (sono una 33enne divorziata da poco più di un anno) credo, però, che se si riesce a trovare un partner all'altezza, sarebbe meglio pensarci bene prima di rischiare di perderlo per una scappatella dettata da un momento di noia. Forse bisognerebbe riuscire ad accettare che nella coppia, come in ogni altro aspetto della vita, non sono sempre e costantemente fuochi d'artificio... Cordialmente saluto
Antonella B.
Cerchiamo anche le nostre colpe
Gentile Osvaldo, mi chiamo Paola e sono una ragazza di 28 anni che convive con il suo ragazzo da 2 anni ed è prossima al matrimonio… Leggere la Sua lettera mi ha lasciato una certa tristezza e molto vuoto per la sua attuale situazione. Io penso che la vita frenetica a cui siamo sottoposti per il lavoro e per fare qualsiasi cosa non aiuti i rapporti di coppia ma spesso li porti molto lentamente a logorarli in quanto siamo sempre più concentrati su noi stessi e non sulle persone che stanno vicino a noi! Una cosa che ho imparato dopo 11 anni che sono con il mio ragazzo è quella di parlare, discutere se necessario e cercare di capire quello che la persona che ti sta vicino ha bisogno… È difficile, lo so, ma molto spesso bisogna avere la capacità di farlo se AMI la persona che hai vicino a te! Io penso che prima di tutto Lei debba capire se questo suo attuale rapporto le interessa ancora oppure ha già superato la soglia del “non ritorno”.Nel caso in cui Lei sia ancora interessato a salvare il rapporto provi a chiedere a Sua moglie il motivo per cui Lei le risponde male per cose banali; provi a farle capire come si sente e che non riesce a capire perché lo faccia! Le consiglio di far capire a Sua moglie il fatto che lei non conoscendo Le persone del Suo ufficio fa fatica a comprendere i problemi che le espone, se non capisce in alternativa provi a fare la stessa cosa con Lei per farLe capire cosa vuol dire! ( condivido comunque con Lei che sia inopportuno parlare di lavoro a casa). Io ed il mio ragazzo parliamo a volte di lavoro ma tendenzialmente cerchiamo di evitarlo, perché altrimenti nei pochi momenti in cui siamo noi due, rischiamo di rovinarci quelle poche ore di serenità ed intimità. La sera parliamo di amici, delle feste che vorremmo organizzare con i nostri amici, a volte parliamo anche dei problemi di alcuni amici per capire cosa pensiamo a vicenda e per non commettere gli stessi errori. Per quanto attiene l’abbigliamento di Sua moglie, Le faccia notare come potrebbe camminare meglio ed essere più sensuale se camminasse con tacchi meno alti, le faccia capire come le piace di più, magari dicendole qualcosa di carino! Inoltre, molto spesso quello che manca in una coppia è il romanticismo… provi a sorprendere Sua moglie, provi a prendere un’ora di permesso andare a casa sua e prepararle una cenetta romantica… Il mio ragazzo l’ha fatto e le assicuro che la sera quando sono tornata a casa e ho visto la sala con le luci soffuse e le pietanze servite mi sono semi commossa … Cerchi di essere propositivo, provi ad organizzare qualche cena con amici, un’uscita al cinema (senza litigare), provi a condividere una passione con Sua moglie, uno sport, l’arte, la lettura, i viaggi,la musica, insomma se l’ha scelta qualcosa che l’ha colpita in passato ci sarà? Provi a ripensare al motivo per cui il vostro rapporto è declinato… provi a trovare le sue “colpe”e cerchi di far capire anche alla sua compagna come mai siete arrivati all’attuale situazione, penso che anche sua moglie si renda conto della situazione ma forse nessuno di voi due vuole affrontare il discorso. La convivenza o il matrimonio per me non distruggono un rapporto anzi, lo rafforzano fino a quando entrambi s'impegnano, rispettandosi e volendosi bene. Non pensi che il mio rapporto sia idilliaco, anch'io ho alcune incomprensioni con il mio ragazzo ma il rispetto, la gioia di condividere alcune situazioni e l'amore che ho nei suoi confronti mi fanno superare molte cose. Capisco che mantenere una rapporto vivo non sia semplice ma se vuole vivere provi a farlo almeno per se stesso. Un’ultima cosa, i soldi vanno e vengono, ma la Sua vita è unica e non torna più,l’infelicità rendi più poveri della vera povertà! Mi auguro che Lei trovi la Sua felicità... In bocca al lupo!
Paola L.
La vita di coppia non è un posto fisso
Certo, se la vita di coppia è vissuta con lo stesso spirito di come si vive la vita del dipendente, nel senso dispregiativo del termine, allora non solo diventa una noia, ma una prigione. Quando uno fa un investimento, deve pensare ai pro e ai contro e a quanto deve vigilare affinché l’investimento renda. Se uno si sposa senza fare questi conti, si ritrova ad essere perdente dopo poco tempo.L’ardore sessuale finisce inevitabilmente presto e si creano le scuse e gli alibi per trovare complicità altrove. Io non sono sposato e me ne vanto, nel senso che saprei anche come investire le mie qualità in un rapporto di coppia, ma non ho trovato materia prima giusta: solo merce scadente. Non per egoismo o perché mosso dal motto: basto a me stesso. Non ho trovato da fare l’investimento giusto e ringrazio anche chi mi ha incontrato, di non avermi turlupinato facendomi vedere oro al posto di ferro. Vedere cammello, poi vedere soldi, non so se si dice così; io credo che l’errore è fare un investimento, costi quel che costi; ma il matrimonio non è l’assalto alla fortezza del tiranno, per cui anche se muori, sei comunque un eroe. Il matrimonio è una scelta definitiva; se non credi questo, tutti i matrimoni finiranno in noia, odio e rancori e tradimenti. Nel matrimonio ci si scambia tali confidenze, per cui può solo finire bene, perché se finisce male, diventi stupido se le hai fatte e poi è fallito lo scopo. I giovani non sono preparati, sfido, come lo possono essere se anche solo nel lavoro cercano solo ciò che li solletica dal punto di vista venale? Senza sacrifici non si ottiene nulla. Così come nello studio e nel lavoro, anche in una unione di intenti, come il matrimonio, fallisce sempre chi è: parent del laurà belè che fai. Meglio soli che male accompagnati. Auguroni a tutti i cornuti.
Mario Ghiringhelli
Se invito a cena l’amante di mia moglie
Signor Direttore, buongiorno. Premetto che sono ancora sposato. Ho 54 anni e due figli. Devo ammettere che il mio rapporto era diventato un tantino difficile e, di questo, mi assumo le mie buone responsabilità. Se il tempo e l’abitudine erano la causa principale, certo non giustificavano gli scambi di opinione dai toni troppo alti. Mia moglie ha mantenuto un rapporto di lavoro parttime e questo le ha consentito di avere del tempo da dedicare ai figli. La libertà di movimento poteva essere un’arma a doppio taglio, ma così non è stato. Almeno fino a 7 anni fa. Quando mio figlio ha accettato di «provare» un’esperienza musicale, accompagnando una sua amichetta alla lezione di pianoforte. Inizialmente le lezioni avvenivano con una frequenza bisettimanale. Dopo il primo anno di apprendimento, l’insegnante di musica coinvolse anche mia moglie nello studio dello spartito con l’intento di renderla musicalmente edotta per seguire il figlio anche a casa. Successivamente questo percorso culturale si è trasformato per me in un periodo di sofferenza interiore. Inizialmente ho trovato telefonate e sms sul telefonino in quantità sospetta. Ho poi bleffato dicendo che preferivo separarmi ma sapere per primo. Con mia grande sorpresa mia moglie mi confessò di questo amore che lei definiva platonico, arrivando a farmi leggere una lettera d’amore ricevuta.Quella spedita l’avevo letta in anteprima, dopo aver perquisito con attenzione il suo comodino. Ora, sarà che mia moglie non mi ha mai scritto lettere nemmeno da fidanzata, ma ho capito che questa storia è per lei molto importante. A dire il vero l’unica.La sola difficoltà, se così posso dire, è la differenza d’età: lei 54 e lui 73!!! Quasi vent’anni.Ho trascorso qualche mese con un vuoto dentro di me e un pensiero di vendetta. Ora, per fortuna, tutto si è sistemato. Mio figlio ha imparato a suonare, mia moglie sente sempre telefonicamente il suo amato e, quando può, lo abbraccia e sbaciucchia sulle guance. In quanto a me,ho capito che l’amore non è un documento da firmare e da considerare eterno: sono arrivato al punto di andare a prenderlo in macchina e dargli un passaggio fino a casa nostra, per la cena. Per tutti è un conoscente che ci trova simpatici.
Francesco L.
Anche domani i migliori commenti arrivati al sito in merito al dibattito su "peggio le corna o la noia?" saranno pubblicati su "Il Giornale".
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.