Con 190 voti favorevoli, il Senato ha approvato il decreto Fare, che ora tornerà alla Camera dei deputati per la terza lettura. 67 i voti contrari, soltanto una astensione. Contro si sono schierati la Lega, Movimento 5 Stelle e Sel.
Nel pomeriggio l'esecutivo è stato battuto dall'Aula. Il Senato si è opposto all'emendamento che sopprime le regole per l'accesso ai concorsi dei magistrati. Il punto principiale su cui palazzo Madama e il governo non hanno trovato l'accordo riguardava la possibilità di accedere per chi ha superato lo stage e il primo anno della scuola di specializzazione per le professioni legali. Sono passati due emendamenti contrari firmati da Lega e Pdl.
In mattinata l'Aula ha respinto un punto votato dal Pdl, che voleva l'innalzamento da mille a tremila euro per l'uso del contante. È invece passato l'ordine del giorno che impegna l'esecutivo alla correzione delle norme sulla riorganizzazione delle circoscrizioni giudiziarie, varato dal governo precedente nella riforma Severino.
Domani, nel
pomeriggio, il decreto legge del Fare arriverà alla Camera dei deputati, dove dovrà essere esaminato dalle commissioni Affari costituzionali e Bilancio già al mattino. Venerdì è prevista l'approvazione definitiva.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.