“Dobbiamo correre di più per far correre la nazione”. Meloni da Monza suona la carica al Paese

Giorgia Meloni ha visitato il circuito di Monza nel giorno del Gran premio d'Italia: "Il tempio della velocità diventa per noi anche fonte di ispirazione"

“Dobbiamo correre di più per far correre la nazione”. Meloni da Monza suona la carica al Paese
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Giorgia Meloni quest'oggi è stata ospite del circuito di Monza dove si corre la tappa italiana del mondiale di Formula Uno. Una giornata che parte con il piede giusto per la Ferrari, emblema del Made in Italy nel mondo, che proprio sulla pista italiana ha ottenuto la pole position con Sainz e la terza posizione con Leclerc. Il premier ha utilizzato il contesto per costruire una metafora sul momento attraversato dall'Italia: "Monza ha portato fortuna l'anno scorso, e ne servirà ancora di più quest'anno di fortuna. La situazione è complessa da maneggiare ma insomma, il tempio della velocità diventa per noi anche fonte di ispirazione perchè abbiamo bisogno di correre di più per far correre di più questa nazione".

Il presidente del Consiglio è stata al centro di alcune critiche per non aver partecipato quest'anno al Forum di Cernobbio: "Non ce l'ho fatta a fare tutto, bisogna fare un po' e un po', andrò il prossimo anno". Ma del frattempo al congresso che si tiene ogni anno sul lago di Como, la maggioranza dei partecipanti alla 49esima edizione del Forum annuale di The European House - Ambrosetti giudica in modo positivo l'operato del Governo Meloni. In particolare, il 69% della business community riunita a Cernobbio per il Forum 2023 considera in modo positivo l'operato del Governo. Negativo il giudizio da parte di circa il 18,3% dei presenti.

Questa mattina, il premier è intervenuto sui social per ricordare il generale Carlo Alberto Dalla Chiesa nel giorno della sua uccisione per mano della mafia insieme alla moglie e alla scorta: "A 41 anni dal brutale attentato mafioso che ha causato la morte del Generale dell'Arma dei Carabinieri Carlo Alberto Dalla Chiesa, di sua moglie Emanuela Setti Carraro e dell'agente di scorta Domenico Russo, continua senza sosta l'impegno per sradicare ogni forma di criminalità organizzata.

Al Generale Dalla Chiesa, esempio di integrità e coraggio, e a tutti i servitori dello Stato che sono caduti lottando per liberare l'Italia dal cancro della mafia, va il nostro più profondo ringraziamento e rispetto. La vostra battaglia è la nostra e non indietreggeremo mai".

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