Di polemica in polemica. Dopo l'assalto alle commissioni permanenti, i Cinque Stelle incappano in un'altra figuraccia. Per salire alla ribalta delle cronache parlamentari, i grillini si sono messi a gridare contro i "pianisti" che infestano le Aule. Peccato che, fino ad ora, le Camere abbiano votato sì e no un paio di volte.
Andrea Colletti, deputato del Movimento 5 Stelle, credeva di cogliere in castagna la Casta. Nelle sue intenzioni c'era quella di cogliere in fallo i partiti. E così, oggi pomeriggio, è intervenuto nell'Aula di Montecitorio per sollevare il problema dei "pianisti". Con toni piuttosto determinati. "Si ripete l’abitudine di deputati di votare per altri deputati assenti - ha scandito dopo un paio di votazioni, senza registrazione dei nomi - una cosa che rasenta la truffa ed è un comportamento vergognoso". Il grillino ha quindi invitato la presidenza della Camera a controllare che i deputati non votino per altri onorevoli assenti perché "la legalità - e anche qui la voce del deputato grillino si è fatta più dura - deve tornare ad essere principio fondante dell’assemblea". Parole che, come successo poco prima per l’intervento di Maria Marzana sollevano un forte rumoreggiare degli altri gruppi. Il presidente di turno, Maurizio Lupi, ha subito interrotto il deputato pentastellato: "Finora ci sono state solo due votazioni, mi sembra impossibile che, come dice lei, si ripeta spesso il voto per deputati assenti". Detto questo, l'esponente del Pdl ha spiega il richiamo è, comunque, "corretto". Ma Colletti è tornato alla carica arrivando, addirittura, a "riprende" Lupi: "La invito a non interrompere il mio intervento". E qui l’Aula ha nuovamente rumoreggiato. Infine, è lo stesso vicepresidente Pdl della camera a chiudere la questione: "Il presidente la può interrompere, mi pare comunque che il contenuto del suo richiamo sia assolutamente pertinente".
Pochi minuti prima una scena piuttosto simile. Con il Movimento 5 Stelle che ha sollevato il problema dei "doppi incarichi" e dell’incompatibilità di quanti, eletti deputati, non hanno ancora comunicato la scelta tra la carica di onorevole e quella di consigliere regionale o presidente di Regione. Parole che hanno provocato il rumoreggiare dell’Aula da parte delle altre forze politiche, in particolare quando la grillina Marzana ha puntato il dito contro la "doppia retribuzione". La deputata pentastellata ha spiegato che, al momento, "l’incompatibilità riguarda oltre 50 deputati. Vero è che non sono ancora scaduti i termini per operare l’opzione, ma - ha sottolineato - è eticamente inaccettabile che continuino a percepire una doppia retruibuzione".
Data l’imminente elezione del nuovo inquilino del Quirinale, la Marzana ha invitato la Camera a "intervenire sul doppio incarico per la criticità che si crea sulla scelta dei grandi elettori, basterebbe che gli interessati comunicassero la propria incompatibilità".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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