Ecco l'ultima idea di Grillo: processo pubblico ai politici

Il comico-politico genovese: "Ci sarà un giudizio pubblico. Con cittadini estratti a sorte, incensurati, che diranno quali lavori socialmente utili far fare a questa gente che ha rovinato il Paese"

Ecco l'ultima idea di Grillo: processo pubblico ai politici

Beppe Grillo torna a far sentire la sua voce. Lo fa con un'intervista a Sette, il magazine del Corriere, anticipata ai giornali. Prende di mira i politici, senza distinzioni. Ormai il suo è un ritornello. Fino ad ora gli ha portato bene, visti i risultati ottenuti alle ultime amministrative. Bisognerà vedere se gli italiani continueranno a credere nelle sue proprietà taumaturgiche. Intervistato da Gian Antonio Stella prosegue il suo attacco a testa bassa: "Abbiamo delegato dei truffatori che dovranno rispondere di quello che hanno rubato. Ce lo ricordiamo come siamo finiti nella crisi. Quindi i responsabili verranno giudicati e dovranno restituire i soldi che hanno rubato come i mafiosi. Ci sarà un giudizio pubblico. Con cittadini estratti a sorte, incensurati, che diranno quali lavori socialmente utili far fare a questa gente che ha rovinato il Paese".

Come fare le cose nel modo giusto? Non lo so

"Quali potranno essere i metodi per fare le cose nel modo giusto non lo so", risponde Grillo candidamente. Un po' come dire: non so da che parte iniziare per cambiare le cose. Ora che il suo movimento Cinque Stelle sta crescendo sempre più tutti si chiedono che forma organizzativa si darà. Su questo Grillo non ha alcun dubbio: "Quando c’è un partito si instaura la corruzione. Noi vogliamo una cosa nuova. Una iper democrazia senza i partiti con al centro i cittadini. Metteremo in rete tutto. Anche le discussioni del movimento. È difficilissimo lo so ma noi ci vogliamo riuscire".

Democrazia piena di referendum

Ma come si fa a governare senza i partiti? "Sarà una democrazia piena di referendum - ammette Grillo - bisognerà farci la mano, ma la democrazia dal basso è quella e dovremo modificare qualcosa della Costituzione, il parlamento deve avere l’obbligo di discutere delle leggi popolari che vengono presentate. E poi il referendum senza quorum". "Non so chi sarà in parlamento. Probabilmente ci saremo ma non so. Qui cambia tutto, noi cambiamo tutto. A Parma -spiega- facciamo saltare un inceneritore da 300 milioni. Ci sono penali.

Contratti da andare a vedere. Vedremo. Adesso non so quali lavori si possono fare per riconvertire. So che lì il processo è già avanti. Noi non vogliamo danneggiare le aziende ma dove entriamo noi il business dell’inceneritore finisce".

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