Elly Schlein è la segretaria nazionale del Partito Democratico. Si tratta della prima donna a ricoprire il ruolo di leader del più importante movimento politico italiano di centrosinistra. Per il raggiungimento di questo obiettivo sono state cruciali le primarie aperte, tenute il 26 febbraio 2023, nelle quali ha sfidato il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini. Quest'ultimo – dato per favorito nel ballottaggio, anche per via del precedente successo ai circoli del Pd – è stato sconfitto da Schlein, la quale ha ribaltato il voto degli iscritti grazie al 53,7% conquistato nei gazebo (587mila preferenze). Due settimane più tardi, il 12 marzo, l'Assemblea nazionale del partito la incoronò ufficialmente. Ma quale percorso ha dovuto affrontare la nuova segretaria dem per arrivare a comandare nel Nazareno alle soglie dei 38 anni di età?
Elly Schlein: la famiglia, gli studi e l'esperienza da Obama
Elena Ethel Schlein è nata il 4 maggio 1985 a Lugano, in Svizzera. Cresciuta a Sorengo, comune elvetico poco distante dal suo luogo di nascita, viene da una famiglia italo-americana con una storia interessante. Il nonno paterno, Herschel in Harry, era di origine ebraica e nacque nel 1892 a Zolkiew - una cittadina ucraina poco distante da Leopoli - per poi emigrare negli Stati Uniti. Quello materno, Agostino Viviani, è stato invece un noto avvocato senese antifascista e senatore socialista. Suo padre, Melvin Schlein, è professore di Scienze politiche alla Franklin University di Lugano. La madre è invece docente di diritto all’Università dell'Insubria. Il fratello Benjamin è un apprezzato matematico e professore all'Università di Zurigo mentre Susanna, la sorella, è primo consigliere dell’ambasciata italiana ad Atene, dove è scampata a un attentato di matrice anarchica nel dicembre 2022.
Elly Schlein frequenta da giovane il locale Liceo Cantonale di Lugano, prestigioso istituto fondato (tra gli altri) da Carlo Cattaneo. Dopo la maturità, si trasferisce a Bologna dove si laurea in Giurisprudenza. È proprio in questo periodo che la Schlein inizia a occuparsi di politica. Dopo essere stata rappresentante degli studenti, la prima esperienza "matura" arriva volando oltreoceano, nel 2008: a Chicago, infatti, si impegna come volontaria per la vittoriosa campagna di Barak Obama come presidente degli Stati Uniti d'America.
Nel 2013 Schlein lancia insieme ad altri #OccupyPd, esperienza nata per protestare contro i 101 franchi tiratori che affossarono l'elezione di Romano Prodi al Quirinale. La campagna politica promossa dalla base dem, che poi sfociò nell'occupazione di numerose sedi del partito in dissenso alla formazione del governo di larghe intese (premier Enrico Letta), propose 102 idee per cambiare il centrosinistra. Nello stesso anno sostiene alle primarie del Partito Democratico Pippo Civati (arrivato poi terzo dopo Renzi e Cuperlo) ed entra nella direzione del Pd.
L'Europarlamento e la Regione Emilia-Romagna
Nel 2014 Elly Schlein corre per le elezioni europee ottenendo 53mila preferenze e un seggio a Bruxelles e Strasburgo. Come europarlamentare si fa notare grazie all'impegno a favore dei migranti e per la riforma del Trattato di Dublino, oltre che diritti, giustizia fiscale, conversione ecologica, lotta alla corruzione e alle mafie. L'anno seguente abbandona il Pd, in contrasto con la linea imposta dal segretario Renzi, per fondare il movimento "Possibile" insieme a Civati.
Decide tuttavia di non ricandidarsi alle europee nel 2019, bensì di intraprendere l'avventura in Emilia-Romagna a sostegno della riconferma di Bonaccini come governatore. Il 26 gennaio 2020 la Regione resterà nelle mani del centrosinistra, battendo la concorrenza di Lucia Borgonzoni (Lega). Schlein, che aveva corso per la lista elettorale "Emilia-Romagna Coraggiosa Ecologista e Progressista" (formata da Articolo Uno, Sinistra Italiana e realtà politico-associative locali) risultando la candidata di lista con più preferenze personali in tutta la storia delle elezioni regionali in Emilia-Romagna (22mila voti). Bonaccini la nominerà sua vice e assessore con deleghe regionali al welfare e al Patto per il Clima.
Le battaglie politiche di Elly Schlein
I suoi ruoli politici emiliano-romagnoli dovranno essere però lasciati da lei in quanto entrerà nella Camera dei Deputati nell'ottobre 2022, eletta come indipendente e in posizione di capolista del collegio plurinominale Emilia Romagna 02 tra le liste del Partito Democratico. In questa XIX legislatura repubblicana è componente della 1ª Commissione Affari Costituzionali, della Presidenza del Consiglio e Interni. Il suo pensiero politico di Elly Schlein è stato plasticamente spiegato rappresentato da lei stessa nel discorso a caldo che ha tenuto subito dopo la vittoria alle primarie del febbraio 2023. Una linea legata alla sinistra più radicale.
Sul lavoro, la nuova segretaria ha definito il "contrasto a ogni forma di disuguaglianza e il diritto a un lavoro dignitoso" una priorità del nuovo Partito democratico, voltando "nettamente pagina dopo gli errori del Jobs Act" voluto dal governo Renzi. Sull'ambiente il suo partito "sarà al fianco di chi lotta per la giustizia climatica" e lavorerà per "una vera e profonda conversione ecologica". Si oppone alla chiusura dei porti, ai blocchi navali e agli accordi con Paesi in cui "sono sistematicamente violati i diritti umani", a favore di "una missione umanitaria per il soccorso in mare". Per quanto riguarda l'istruzione, bisogna "contrastare la retorica del merito, che in assenza di pari opportunità moltiplica e acuisce le disuguaglianze".
Uno dei suoi cavalli di battaglia è il tema dei diritti civili. Tre leggi, in particolare, lei propone: il riesame del ddl Zan contro l'omotransfobia, la legalizzazione della cannabis, il fine vita. Infine, sulla guerra in Ucraina, la posizione rimane più sfumata. La mozione Schlein sottolinea che sia importante sostenere "il popolo ucraino con ogni forma di assistenza necessaria a difendersi", ma al tempo stesso chiede "un maggiore sforzo politico e diplomatico dell’Unione europea per creare le condizioni che portino alla fine della guerra".
La vita privata di Ally Schlein
Nel febbraio 2020 Elly Schlein fece coming out in diretta tv, dichiarando nella trasmissione di Daria Bignardi di stare "con una ragazza e sono felice finché mi sopporta...". Della donna in questione, tuttavia, non ha mai rivelato l'identità. È sempre stato un modo per tutelare la privacy sulla sua vita privata e della compagna.
Ma il suo nuovo ruolo politico l'ha esposta inevitabilmente alla curiosità popolare e così ecco che anche i paparazzi hanno iniziato a occuparsi di lei dal punto di vista del gossip, come dimostrano le fotografie pubblicate sul numero di Diva e Donna del 22 marzo 2023. Benché non si abbiano informazioni sul suo nome e sulla sua, tutti gli indizi fanno pensare che la ragazza fotografata con Schlein a Firenze e a Livorno possa essere proprio la sua compagna.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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