Se Vincenzo De Luca tenta la mossa finale per restare presidente della Regione Campania fino al 2030, Elly Schlein ribadisce il suo secco no al terzo mandato dello "sceriffo" come governatore. Dopo averlo annunciato in televisione da Fabio Fazio, la segretaria nazionale del Partito Democratico conferma il mancato sostegno suo (e del movimento politico che guida) alla ricandidatura dell'ex sindaco di Salerno per la terza colta: e lo fa proprio nel giorno in cui il Consiglio regionale campano ha approvato la legge locale che consentirà all'attuale presidente della Regione di correre nuovamente alle elezioni che si terranno nel 2025 per la medesima carica istituzionale. "Come ho già detto più volte, il Pd è contrario al terzo mandato. È un limite assolutamente equilibrato", ha affermato Schlein alla Festa del Domani che si sta tenendo a Roma.
Secondo la leader dem, in Campania "possono votare tutte le leggi regionali che vogliono, ma questo non cambia la nostra posizione. Non lo supporteremo". Questo perché le regole valgono e devono valere "per tutti: ci avrebbe fatto piacere ricandidare Bonaccini in Emilia-Romagna e Decaro a Bari - dice citando i casi rispettivamente dell'ex presidente della Regione che sta per ritornare al voto e dell'ex sindaco del capoluogo pugliese, entrambi approdati al Parlamento europeo dopo avere completato le due legislature da amministratore locale -. Loro ci hanno aiutato a costruire una nuova classe dirigente e De Luca dovrebbe fare lo stesso. Se invece qualcuno era abituato diversamente, è bene che si abitui: l'aria è cambiata, io sono stata eletta per questo", è la "contro-sfida" della responsabile del Nazareno nei confronti di De Luca.
Presentata dal consigliere di Azione Giuseppe Sommese, la nuova legge regionale - approvata questa mattina con 34 voti favorevoli (compreso quello dello stesso De Luca), 16 voti contrari e un astenuto - recepisce la norma nazionale contenuta nella legge numero 165 del 2 luglio 2004, che pone il limite dei due mandati consecutivi per i presidenti di Regione, prevedendo però che "il computo dei mandati decorra da quello in corso di espletamento alla data di entrata in vigore della presente legge", cioè 15 giorni dopo la sua pubblicazione sul Bollettino ufficiale della Regione Campania. Il "conteggio" dei mandati di De Luca da presidente della Regione Campania parte così da quello attualmente in corso, iniziato con l'elezione del 2020, e non da quello iniziato con la sua prima elezione nel 2015.
Dal Nazareno era arrivato subito lo stop a caldo: "Prendiamo atto del voto del Consiglio regionale della Campania che di fatto apre alla possibilità di un terzo mandato per l'attuale presidente della Regione. Deve però essere chiaro che il voto espresso oggi non sposta di un millimetro la posizione del Pd nazionale sul limite dei due mandati per le cariche monocratiche - la posizione ufficiale dem con una nota -. Al di là del voto di oggi quindi Vincenzo De Luca non sarà il candidato Presidente sostenuto dal Pd alle prossime elezioni regionali". Una presa di posizione confermata poi dalla Schlein, nonostante il sì alla norma di otto consiglieri del Partito Democratico.
I gruppi di centrodestra, che hanno espresso voto contrario, hanno annunciato ricorso al Tar. Un'identica mossa potrebbe essere presa anche dal governo nazionale, come dichiarato dal viceministro degli Esteri Edmondo Cirielli.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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