Pd, De Luca sfida la Schlein: approvata la legge sul terzo mandato

Con 33 voti a favore, l'attuale governatore è candidabile una terza volta, in quanto la legge stabilisce che il computo dei mandati cominci da quello in corso

Pd, De Luca sfida la Schlein: approvata la legge sul terzo mandato
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Vincenzo De Luca si candiderà in Regione Campania per il terzo mandato, con buona pace di Elly Schlein. Con 33 voti favorevoli, 16 contrari e un astenuto, il Consiglio Regionale della Campania ha approvato la legge regionale che consentirà all'attuale presidente della Regione di correre nuovamente. Viene così recepita la norma nazionale contenuta nella legge numero 165 del 2 luglio 2004, che pone il limite dei due mandati consecutivi per i presidenti di Regione, prevedendo però che "il computo dei mandati decorra da quello in corso di espletamento alla data di entrata in vigore della presente legge", cioè 15 giorni dopo la sua pubblicazione sul Bollettino ufficiale della Regione Campania.

Ed è così che il computo dei due mandati dell'attuale governatore non inizia da quello precedente (cominciato nel 2015) ma da quello in corso, iniziato con l'elezione del 2020. Ciò significa che De Luca, per il conteggio della nuova legge, ha svolto un solo mandato e ne può svolgere un altro, anche se effettivamente, se venisse eletto, il prossimo sarà il terzo. I consiglieri dei gruppi di centrodestra, che hanno espresso voto contrario alla norma, hanno annunciato ricorso al Tar.

"Esiste un Pd a Roma ed uno a Napoli. Lo certifica il voto in Regione Campania sul terzo mandato a De Luca. Cosa farà ora la Schlein con i consiglieri regionali del Pd che hanno votato contro la linea nazionale?", si chiede il senatore di Fratelli d'Italia Antonio Iannone, commissario regionale del partito in Campania. "Hanno votato un obbrobrio giuridico che rappresenta anche un infarto della logica politica visto che un terzo mandato sarebbe consentito solo a De Luca quando la Schlein ha pubblicamente dichiarato che a prescindere dalla legge il governatore uscente non sarà il candidato del Pd e del centrosinistra", conclude.

Nei fatti, quanto si è consumato oggi in Regione Campania è una scissione del Partito democratico, o il suo inizio. Vincenzo De Luca si è posto alla guida di una compagine di consigliere che, contravvenendo alle indicazioni di partito provenienti da Roma, hanno deciso che il loro candidato sarà De Luca. Per candidarsi una terza volta, l'attuale governatore presumibilmente uscirà dal partito ed è probabile che otterrà molti voti, anche da indipendente.

Se Schlein dovesse presentare un proprio candidato, è pressoché certa la debacle elettorale contro De Luca. Il capogruppo del Pd, Mario Casillo, parlando nel corso della seduta del Consiglio regionale della Campania prima del voto, ha provato a smorzare le polemiche: "Quello di oggi è un voto tecnico, che recepisce ciò che è già stato sancito.

Dal punto di vista politico abbiamo chiesto che l'approvazione della norma vada di pari passo con un percorso politico che tenga insieme tutte le forze politiche per arrivare alla decisione di chi sarà il candidato presidente alle prossime Regionali". Si attende ora un commento dal Nazareno.

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