Ennesimo pasticcio dei grillini: "Senza l'attestato energetico la vendita della casa è nulla"

Nuovo colpo al mercato del mattone. L'emendamento grillino getta il panico nel settore. Confedilizia: "Danno grave". Interviene il governo e ne promette l'abolizione

Ennesimo pasticcio dei grillini: "Senza l'attestato energetico la vendita della casa è nulla"

"Sospendere immediatamente la stipula dei contratti di locazione, sia abitativi sia ad uso diverso". È la disposizione che la Confedilizia ha, con una apposita circolare, impartito a tutte le proprie associazioni territoriali. La disposizione è la diretta conseguenza del brutto pasticcio creato con l’approvazione alla Camera della norma (ora entrata in vigore) che prevede "la nullità dei contratti di locazione e dei contratti di compravendita ai quali non sia allegato il nuovo attestato di prestazione energetica".

Come fa sapere il Corriere della Sera, a far scatenare un vero e proprio putiferio sono stati i grillini. L'emendamento, presentato settimana scorsa alla Camera dal Movimento 5 Stelle, è stato approvato dal governo e dalla commissione Finanza. Gli effetti depressivi rischiano di farsi sentire immediatamente andando a colpire il già debole mercato del mattone. Da lunedì qualsiasi contratto di vendita, di donazione o di locazione di un immobile che non abbia l'attestato di prestazione energetica (Ape) è, infatti, nullo. "Ma questo nuovo attestato - sottolinea Confedilizia - non può essere predisposto prima dell’emanazione del previsto decreto interministeriale per l’adeguamento del precedente provvedimento sulla documentazione energetica e la fissazione dei criteri e contenuti obbligatori del nuovo Ape". L'obbligatorietà di allegare l'Ape ai contratti di affitto e di compravendita era, infatti, stata già prevista dal decreto legge che, entrato in vigore il 6 giugno scorso, accoglieva la direttiva europea con sanzioni fino ad un massimo di 18mila euro. Inserendo l'emendamente in sede di conversione delle misure sugli ecobonus, i grillini non hanno fatto altro che complicare pesantemente la situazione. Dopo il flop del Durt, che rischiava di imbrigliare artigiani e piccoli imprenditori con 21 obblighi in più per lavorare con la pubblica amministrazione, i Cinque Stelle hanno contribuito a peggiorare ulterirmente la già pachidermica burocrazia italiana. Proprio pre questo la Confediliziaha subito alzato le barricate ricevendo dall'esecutivo l'assicurazione che l'emendamento verrà cancellata al più presto.

"Il danno, per gli interessati e per le istituzioni stesse, è grave", ha spiegato il presidente della Confedilizia Corrado Sforza Fogliani evidenziando che un mercato delle locazioni già morente "non aveva proprio bisogno di un incidente del genere, che aggrava ulteriormente una situazione di emergenza abitativa che viene presa in considerazione solo se fornisce lo spunto per chiedere, e spendere, soldi pubblici".

A parere del presidente, il governo deve "prontamente dare un segno di vita a proposito della locazione e dare subito seguito all’impegno di eliminare immediatamente una norma che, in difetto, impedirà la stipula dei contratti di locazione fino alla ripresa dei lavori parlamentari".

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