"Era in coma ma si ritrova iscritto al Pd". La rabbia della moglie di un tesserato a sua insaputa

L'uomo ha avuto un grave problema di salute durante il tesseramento, eppure la sua iscrizione risulta essere stata rinnovata: "Volevano chiudere in modo amichevole ma io non so che farmene delle scuse: sono entrati nella mia sfera privata"

La tessera 2024 del Partito democratico ed Elly Schlein
La tessera 2024 del Partito democratico ed Elly Schlein
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Essere in coma in ospedale e ritrovarsi iscritti al Partito democratico. È la disavventura che sarebbe occorsa a un uomo, denunciata da sua moglie tramite le colonne del Corriere della sera, a cui ha spiegato di essersi sentita violata dall'intromissione nella sua sfera privata da parte del partito di Elly Schlein, sebbene suo marito in passato fosse un iscritto. Giovanni Mista ha avuto un serio problema di salute che l'ha tenuto relegato su un letto di ospedale per diverse settimane eppure, in quel periodo, è risultata l'attivazione del rinnovo della sua tessera col Pd.

"Non ha potuto firmare la tessera Pd, perché nella fase del tesseramento era ricoverato in ospedale. È stato ben due mesi in coma per un attacco celebrale, poi trasferito in una clinica riabilitativa", ha dichiarato sua moglie Cristina Gabriella Monteanu. La coppia risiede nel comune di San Martino Valle Caudina, in provincia di Avellino e non si spiega come sia potuto succedere. "Non so chi ha firmato e pagato la quota della tessera, ma qualcuno a nostra insaputa, per proprio tornaconto politico, ha utilizzato i suoi dati per sottoscrivere la tessera. Appresa la notizia per caso, ho voluto delle spiegazioni, perché mi sembrava il minimo in una situazione così paradossale", ha proseguito, sottolineando che avrebbe anche chiesto delucidazioni al segretario del circolo di competenza.

"Dopo avermi confermato che mio marito era tesserato, mi ha detto prima che il nome era stato fatto dal sindaco, salvo poi ritrattare dopo pochi minuti sostenendo che i nomi erano stati prelevati dalle liste degli anni precedenti, seppur senza alcuna espressione di volontà o adesione", continua la donna nella sua denuncia. Ha poi rivelato che davanti alla fermezza mostrata nel voler avere spiegazioni le è stato chiesto "di chiudere in modo amichevole la vicenda con una telefonata di scuse per quanto avvenuto. Ma io non so che farmene delle scuse, perché sono entrati nella mia sfera privata". Ed è questa la rabbia più grande della donna: "Ci siamo sentiti usati. Loro pensavano di essere tranquilli perché mio marito non poteva chiedere spiegazioni. Ritenevano di avere la strada libera perché sono straniera e perché pensavano che non mi sarei interessata della vicenda".

Ma non è tutto, perché la donna a questo punto vuole arrivare fino in fondo e non avendo ottenuto risposte che la soddisfino non vuole essere ridotta al silenzio, come avrebbero voluto nel circolo locale del Pd. "Anche una mia amica è stata iscritta assieme ai suoi due fratelli, a sua insaputa. E non solo. Credo che ormai siamo alla frutta, perché per interesse politico non ci si ferma nemmeno di fronte alle difficoltà gravi di una famiglia. Nel nostro caso è già la seconda volta. Lo volevano far assumere come operaio interinale, mentre lui era in coma, forse per lavarsi la coscienza", conclude la signora Monteanu.

Nel 2021 Enrico Letta fu costretto a sospendere oltre 2500 richieste di iscrizione a seguito di "una serie di anomalie nel tesseramento della federazione di Avellino sulla piattaforma online del Partito Democratico". E c'è poi il caso del 2023 e non solo: periodicamente il Pd deve fare i conti con problemi legati ai suoi tesseramenti.

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