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"Fa demagogia". Schlein (senza proposte) attacca Meloni sull'immigrazione

La segrertaria dem, in una lettera inviata a Repubblica, torna ad accusare il governo: "Da Meloni solo demagogia fallimentare". Ma le proposte del Pd sull'immigrazione tardano ad arrivare

"Fa demagogia". Schlein (senza proposte) attacca Meloni sull'immigrazione
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“Continuo a non capire la proposta della sinistra”, ha spiegato ieri, durante la puntata di Diritto e Rovescio, il presidente del consiglio. La risposta della segretaria dem, Elly Schlein, non tarda ad arrivare. La pasionaria dem prende carta e penna e scrive una lettera a Repubblica. Il destinatario della lettera è sempre lo stesso: il “cattivo” governo di centro destra reo di combattere l’immigrazione irregolare. Il risultato, nemmeno a dirlo, è fallimentare. Le proposte del Partito democratico in merito all’emergenza del secolo, tranne la solita bandierina della Mare Nostrum europea, sono pari a zero.

Schlein accusa Meloni

"Caro Direttore – esordisce Schlein – Meloni mi accusa di fare propaganda, ma il suo fallimento è sotto gli occhi di tutti". L’accusa del governo, in realtà, è ancora più grave. Il sospetto del centrodestra, confermato negli ultimi giorni dai diretti interessati, è che la sinistra europea, di cui fa parte anche il Pd, voglia boicottare o almeno ritardare il Memorandum firmato dai Ventisette con la Tunisia. I progressisti nostrani, per voce dei parlamentari dem Giuseppe Provenzano e Laura Boldrini, lo hanno addirittura messo nero su bianco scrivendo una lettera indirizzata al presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen.

Da Elly Schlein nessuna smentita. Anzi: “Capisco che Meloni sia nervosa – continua la segretaria dem – oggi che Le Pen la silura da Pontida e deve applaudirsi da sola per non avere ottenuto nulla di nuovo rispetto alle politiche europee degli ultimi dieci anni, tutte focalizzate sul controllo delle frontiere e senza l’unica cosa che servirebbe all’Italia: la redistribuzione obbligatoria delle responsabilità”.

Le contraddizioni del Pd

Elly Schlein va in contromano in autostrada. Qui il discorso della leader democratica è da ribaltare completamente. Il meccanismo volontario di solidarietà, si dimentica di dire Elly Schlein, riguarda solo il 10% delle persone che arrivano sulle nostre coste. Un numero esiguo rispetto all’emergenza totale. Il risultato di Giorgia Meloni negli ultimi due consigli europei, almeno sulla carta, è quello di aver ottenuto un cambio di paradigma da parte dell’Unione. Ora le parole chiave in sede europea, mai pronunciate prima, sono “difesa dei confini esterni” edimensione esterna” dell’emergenza.

Due parole che suonano male, evidentemente, a Schlein e soci. “Si inventano – continua la segretaria del Pd – di poter sigillare il mare, e si rendono ricattabili da regimi non democratici che chiedono soldi e violano diritti”. La soluzione, nella logica della sinistra dem, è dietro l’angolo:“Serve una Mare nostrum europea per salvare le vite in pericolo – annuncia Schlein – ma nessuna nave può fare respingimenti collettivi”. “È solo demagogia”, assicura Schlein ai lettori.

L’obiettivo del Pd, una volta gettato alle ortiche perfino il piano di 10 punti targato Ursula von der Leyen, è uno solo: logorare il governo di centrodestra sull’emergenza immigrazione. L’obiettivo, alla faccia del dialogo costruttivo tra esecutivo e minoranza, è prettamente politico. Le elezioni europee del prossimo anno si avvicinano.

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