Nel corso del tempo qualcuno li ha definiti "cane e gatto". Fatto sta che Antonio Di Pietro e Ignazio La Russa, che si conoscono bene almeno dai tempi di Tangentopoli, sono stato spessi ospiti politici avversari in più occasioni nel talk show televisivi. Le loro presenze concomitanti negli studi televisivi garantivano una dose massiccia di dialettica (per utilizzare un eufemismo) nonché uno share a dir poco invidiabile che faceva gola ai rispettivi conduttori televisivi. L'epoca del governo Berlusconi IV (2008-2011) è stata poi quella in cui andavano in onda i dibattiti in assoluto più feroci. La polarizzazione tra berlusconismo e antiberlusconismo era netta e, a maggior ragione, lo scontro si fece decisamente più vivace nel dicembre 2010: le opposizioni - soprattutto Futuro e Libertà di Gianfranco Fini - fallirono il tentativo di "spallata" nei confronti dell'esecutivo di centrodestra quando la mozione di sfiducia alla Camera non passò per soli tre voti. Nel frattempo, nello stesso giorno della discussione a Montecitorio, imponenti manifestazioni degli studenti percorsero tutta l'Italia e sfociarono in violenti scontri con le forze dell'ordine.
La Russa contro le tesi violente
Giovedì 16 dicembre 2010. Ad Annozero, prima serata su Rai2, uno studente della Sapienza prende la parola e (nella sostanza) non si dissocia dai pesantissimi assalti scaturiti dalle proteste universitari in nome delle rivendicazioni di una generazione inascoltata. La Russa, all'epoca ministro della Difesa, non prende per niente bene questo atteggiamento e attacca: "Sei un fifone vigliacco, stai facendo apologia di reato". L'attuale presidente del Senato minaccia di abbondare lo studio gestito da Michele Santoro, scandalizzato anche dal fatto che il conduttore non avesse invitato nessun poliziotto per replicare alle parole dello studente. L'arena di Annozero s'infiamma. A ristabilire un attimo la calma ci prova Pierferdinando Casini con un classico (inevitabile) intervento democristiano per tentare di mediare le due opposte posizioni. Nicola Porro, anch'egli ospite del programma, cerca di instaurare un pacato dialogo con il ragazzo, facendogli capire che non si può mai giustificare la violenza contro le forze dell'ordine. Ma oramai il talk ha preso una direzione ben precisa.
Di Pietro scatenato e incontenibile
A buttare benzina sul fuoco ci penserò in seguito Di Pietro. "Un ministro della Difesa tutto deve fare tranne non fare parlare, reagire e intimidire". E poi la bordata finale. "Io non avevo mai capito finora cosa significasse essere fascista: oggi ho capito che vuol dire essere La Russa". Quest'ultimo chiede a Santoro di bloccare l'esternazione del leader dell'Italia dei Valori, ma oramai l'ex magistrato è un fiume in piena: "Di Pietro, sei proprio un'analfabeta", "Io sarò analfabeta, ma tu sei un fascista" è il botta e risposta tra i due.
Di Pietro gli ricorda che "da poliziotto stavo a difendere gente come te". "Ahhh sì… quando votavi Msi, me lo ricordo", è la chiosa finale di La Russa al termine di match molto sentito sia all'interno sia all'esterno degli studi televisivi.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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