"Anche oggi leggo ricostruzioni del tutto inventate sul mio conto". Giovanbattista Fazzolari smentisce i retroscena pubblicati dal Fatto Quotidiano e dal Foglio in cui si parla di uno scontro in atto tra lui e il ministro della Cultura, Alessandro Giuli.
"Notizia falsa e pateticamente inventata", ha sentenziato il sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega per l'attuazione del programma di governo, puntualizzando che i due si conoscono da oltre trent'anni e che Giuli "è una persona che stimo e della quale apprezzo la grande professionalità". Fazzolari definisce "sconcertanti" gli "attacchi scomposti che gli sono stati rivolti da quando è diventato ministro". Attacchi che "fanno ben capire quanti interessi abbia da difendere la sinistra all'interno del ministero della Cultura".
Federico Mollicone, presidente della commissione Cultura della Camera, ha dato il "pieno sostegno" e la "massima fiducia" al ministro Giuli col quale "porteremo avanti il programma di Fratelli d'Italia e del centrodestra nel campo culturale" e ha smentito qualsiasi scontro con Antonella Giuli, sorella del ministro e giornalista dell'ufficio stampa della Camera. "Le ricostruzioni sono completamente infondate", precisa Mollicone ribadendo di aver sempre difeso pubblicamente il ministro, come si evince anche da un articolo de 'La Stampà pubblicato il 15 ottobre, a firma di Serena Riformato. In quell'intervista, infatti, Mollicone difese la libertà di scelta del ministro sulla nomina di Spano. "Dispiace per quello che è successo e ho appreso delle vicende dalla tv", afferma ancora il responsabile Cultura e Innovazione di FdI, Federico Mollicone che conclude:"Chi mi conosce sa che sono contrario a questo giornalismo da character assassination. Il governo e il Parlamento devono essere giudicati sul merito delle politiche e dei provvedimenti, non sulle dicerie dell'untore. Sciascia sarebbe d'accordo".
Al fianco di Giuli, proprio dalle colonne del Giornale, si è schierato anche il senatore di Italia Viva, Ivan Scalfarotto, che ha attaccato Report per aver "pompato il presunto scandalo 'al maschilè utilizzando in modo deliberato una unica leva: la morbosità omofoba".
"Fa impressione che proprio un giornalista che si dice di sinistra - sottolinea Scalfarotto parlando del conduttore Sigfrido Ranucci - abbia scelto di utilizzare questo tipo di inaccettabile gossip stile anni Cinquanta sui 'torbidi ambienti omosessualì, per pompare e reclamizzare la sua trasmissione in tutti i salotti tv".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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