Fdi vola, fair play con azzurri e Carroccio. "Forza trainante ma solo coesi si vince"

I meloniani raggianti: «Onda lunga destinata a durare». Sospiro di sollievo perché anche i partner hanno retto e il governo è più solido

Fdi vola, fair play con azzurri e Carroccio. "Forza trainante ma solo coesi si vince"

La conferma di «un’onda lunga destinata a durare». La consapevolezza di essere la forza trainante del centrodestra, sua identità di «destra-centro».
Il senso di rivalsa rispetto alla lunga egemonia del centrosinistra nel Lazio. E la soddisfazione della doppia vittoria colta in due regioni simbolo, con il successo in Lombardia arrivato nonostante il Terzo Polo avesse messo in campo l’alternativa sulla carta più insidiosa: quella di Letizia Moratti.
Nel quartiere generale di Fratelli d’Italia si guardano i numeri. Lo stupore è contenuto, ma i sorrisi sono quelli delle grandi occasioni. Il grande balzo in avanti d’altra parte c’è stato, una accelerazione impressionante se parametrata a cinque anni fa, un tempo che sembra lontano un’era geologica. Se nel 2018 Fratelli d’Italia si attestava nel Lazio attorno all’8%, oggi è il primo partito con il 32% superando anche il risultato delle Politiche dello scorso settembre nella circoscrizione Lazio del Senato. Una rivoluzione dei numeri e dei consensi che prende forma anche in Lombardia dove il partito di Giorgia Meloni guida la coalizione con il 26% dei consensi rispetto al 6% del 2018.
L’indicazione è quella di non soffiare sul fuoco dei mutati equilibri e rapporti di forza, non veicolare il messaggio della nuova egemonia, anzi in questa fase meglio mettere la sordina alle polemiche. Vincere senza stravincere, insomma. Tanto più che il voto non ha registrato l’annunciato crollo di Lega e Forza Italia, una tenuta che aiuta il governo di Giorgia Meloni nella sua navigazione.
«In Lazio e Lombardia i cittadini hanno confermato ampia fiducia al centrodestra del governo Meloni premiando la compattezza della coalizione» dice Giovanni Donzelli. «Fratelli d’Italia prosegue la sua crescita: rispetto alle regionali di cinque anni fa passiamo dal 3,6% a oltre il 25% in Lombardia e dall’8,7 a più del 30% nel Lazio.
Insieme agli alleati garantiamo quella stabilità di governo che da troppi anni mancava nella politica italiana. Faremo tutte le riforme che servono per liberare le energie della nostra Nazione». Francesco Lollobrigida rende omaggio alla leadership di Giorgia Meloni che «ha saputo di nuovo unire il centrodestra.
Sento le parole anche degli altri leader, Salvini e Berlusconi: tutti hanno sottolineato che è una stagione di grande coesione ritrovata, perché negli ultimi anni questa coesione è stata molto altalenante. E il merito principale, quando una squadra vince, è di chi conduce». E se Tommaso Foti festeggia per un risultato con il quale il centrodestra «stravince e convince gli italiani», il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Giovanbattista Fazzolari ribadisce che «questa vittoria rafforza enormemente il governo».
Spostandosi alla Lombardia è Daniela Santanchè a lanciare segnali da leggere in filigrana.

«La squadra di destra-centro ha dimostrato di essere molto forte sono sicura che con gli alleati troveremo una composizione di giunta qualificata che abbia al centro le competenze, perché tante sono le sfide. Cinque anni fa Fdi aveva due consiglieri regionali, oggi l'aumento è esponenziale, quando un partito diventa forza trainante della coalizione deve essere generoso perché è il leader».

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