L'onorevole Aboubakar Soumahoro sta tentando di far dimenticare i guai giudiziari della sua famiglia cavalcando l'onda delle polemiche sul Ramadan. Quest'anno, in maniera del tutto inedita, si sono registrate pretese da parte della comunità islamica del nostro Paese ma, soprattutto, una tendenza alla sottomissione alla religione mediorientale da parte di una certa schiera di esponenti delle istituzioni nostrane. Una scuola ha chiuso il 10 aprile, giorno di fine del Ramadan, adducendo come giustificazione il fatto che il 40% degli studenti che la frequentano siano di fese islamica. L'Università per Stranieri di Siena ha fatto lo stesso. E poi, ci sono state richieste di chiusura delle università italiane da parte degli studenti musulmani, che chiedono il riconoscimento dell'Eid al-Fitr come festa anche in Italia per ottenere la sospensione delle lezioni.
In questo contesto si inserisce la proposta di legge presentata da Aboubakar Soumahoro, che punta al "riconoscimento della festa della rottura del digiuno del Ramadan agli effetti civili". Il deputato, eletto con il Gruppo AVS alla Camera ma da questo ripudiato, si trova nel Gruppo misto e da qui cerca di ottenere visibilità con una proposta irricevibile, che con ogni probabilità non troverà l'appoggio del parlamento. Adnkronos riferisce che la legge è attualmente ancora in fase di elaborazione e prevede un unico articolo che recita "il giorno successivo alla ricorrenza religiosa della festa della rottura del digiuno di Ramadan, celebrata secondo il calendario islamico, è riconosciuta festività agli effetti civili".
Le festività a tutti gli effetti civili attualmente riconosciuti dalla Gazzetta Ufficiale sono le seguenti:
- Capodanno (1 gennaio)
- Epifania (6 gennaio)
- S. Giuseppe (19 marzo)
- Festa dell'Angelo (mobile)
- Ascensione (mobile)
- Corpus Domini (mobile)
- Ss. Pietro e Paolo (20 giugno)
- Assunzione (15 agosto)
- Ognissanti (1 novembre)
- Immacolata Concezione (8 dicembre)
- Natale (25 dicembre)
- S. Stefano (26 dicembre)
- Santo Patrono (mobile)
L'onorevole, quindi, vuole equiparare la festa di fine Ramadan a una di queste festività radicate nella cultura italiana, come l'Epifania o l'Assunzione. La comunità musulmana in Italia rappresenta una percentuale ristretta, se si considerano i soli elementi regolari sul territorio.
Istituzionalizzare una festa come l'Eid al-Fitr nel calendario civile, escluderebbe tutte le altre religioni praticate in misura minore nel Paese, diventando pertanto un elemento esclusivo più che inclusivo. Nessun Paese europeo, nemmeno quelli in cui la percentuale di popolazione islamica è ben maggiore rispetto all'Italia, è arrivato a tanto.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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